Gricignano (Caserta) – In occasione della Santa Pasqua, la comunità di Gricignano da secoli vive con grande entusiasmo la tradizionale “Sfilata dei Fujénti”, momento intenso di devozione popolare alla Madonna dell’Arco. – continua sotto –
Gli ultimi due anni sono stati segnati da un blocco totale del suggestivo evento a causa della pandemia di Covid-19. Ma quest’anno, anche se in forma ridotta, la tradizione potrà finalmente tornare ad essere celebrata. L’appuntamento è per lunedì in Albis (18 aprile), in piazza Municipio, dalle ore 8.30 alle ore 13.
I “fujénti” nascono con la devozione alla Madonna dell’Arco, un’icona che viene venerata nel comune di Sant’Anastasia. Con il tempo poi questa devozione si è estesa anche a altri santuari mariani. Ogni anno il Lunedì in Albis (ovvero lunedì dell’Angelo, il giorno dopo la Pasqua, noto come Pasquetta), i fedeli percorrono le strade che conducono al santuario dell’immagine miracolosa che sanguinò il lunedì di Pasqua del 1450. Il termine “fujénti”, che letteralmente significa “coloro che vanno”, sono dei grandi sostenitori della devozione alla Vergine e in segno di ringraziamento per le grazie che Ella ha fatto loro o ai loro cari si recano a piedi al santuario il più delle volte addirittura a piedi nudi e a partire da un certo punto del percorso persino in ginocchio o a carponi, fino al quadro del santuario.
Spesso i “fujènti” vengo anche chiamati “vattienti” (“battenti”), termine che, però, indica coloro che durante la Settimana Santa, soprattutto il Venerdì Santo, si percuotono il corpo con flagelli e formelle di sughero chiodate, vestiti con una tunica bianca e con il capo coperto da un tradizionale cappuccio. I “vattienti” più famosi sono quelli che ogni sette anni ad agosto a Guardia Sanframondi, in provincia di Benevento, si percuotono a sangue in una cupa e mistica processione in cui sono incappucciati. – continua sotto –
“Fujénti” e “Vattienti” sono vestiti di bianco e portano una fascia azzurra, posta trasversalmente insieme a una fascia rossa che invece portano sui fianchi. L’azzurro simboleggia il colore per eccellenza della Madre Celeste, mentre il rosso indica il sangue che sgorgò dal quadro, segno del primo miracolo della Vergine.
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