Nuovi aiuti contro i rincari di bollette, carburanti e materiali. Il governo è al lavoro a un nuovo decreto da 6 miliardi di euro per aiutare famiglie e imprese in difficoltà e per spingere sulla produzione di energie rinnovabili. La misura sarà sul tavolo del prossimo Consiglio dei Ministri che potrebbe tenersi giovedì 28 o venerdì 29 aprile. Dalla proroga del taglio dell’accisa sui carburanti a nuove regole sul bonus sociale per luce e gas: a cosa sta pensando il governo. – continua sotto –
Tra le misure più attese ci sarebbe la proroga del taglio dell’accisa sulla benzina. Al momento è già in vigore uno sconto di 25 centesimi, che però scadrà il prossimo 2 maggio. Palazzo Chigi sta pensando di confermare il taglio dei prezzi almeno fino al 30 giugno. Lo sconto potrebbe essere finanziato con l’extragettito Iva incassato dallo Stato durante il mese di marzo. Il prezzo dei carburanti è intanto tornato a salire. Tra il 18 e il 24 aprile – secondo le stime del Ministero della Transizione Ecologica – il costo medio nazionale della benzina in modalità self è salito dello 0,51% (0,9 centesimi) rispetto alla settimana precedente, arrivando a 1,766 euro al litro. In aumento anche il gasolio, che ha toccato i 1,767 euro al litro: +1% (1,67 centesimi) sui sette giorni precedenti.
Materie prime – L’esecutivo pensa anche a come calmierare il prezzo delle materie prime. L’obiettivo è aiutare le imprese italiane a far fronte ai rincari, anche perché il problema rischia di incidere negativamente sulle gare del Pnrr. Si studia quindi la revisione dei prezzi. “Stiamo ragionando su come assicurare a stazioni appaltanti fondi integrativi adeguati per avviare gare con prezzi corretti e attrarre le migliori imprese. Interventi di entità consistente, diversi miliardi”, ha fatto sapere con un tweet il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini. Nel decreto dovrebbero entrare anche nuovi aiuti ai settori industriali più colpiti dai rincari. Come ad esempio le filiere del legno e della ceramica che lamentano difficoltà nel recupero delle materie prime.
Energia rinnovabile – Si continua anche a discutere su come aumentare la produzione di energie rinnovabili sul territorio nazionale, nel tentativo di emanciparsi il più possibile dalle forniture di gas russo. Dovrebbero quindi arrivare nuove norme per snellire gli iter burocratici per l’autorizzazione a produrre energia da fonti eoliche e fotovoltaiche. Per sganciarsi dal gas russo il governo starebbe anche pensando a percorrere la via della massimizzazione – seppur limitata nel tempo – della produzione di energia dalle centrali a carbone. Allo studio anche l’estrazione di gas dai giacimenti marini nazionali e politiche di risparmio energetico. – continua sotto –
Bollette – Anche la via già intrapresa per l’allargamento della platea di beneficiari degli sconti sulle bollette di luce e gas dovrebbe continuare. Nelle scorse settimane il limite Isee per usufruirne è già stato innalzato da 8.265 a 12mila euro. L’ampliamento per ora è in scadenza a fine anno.
Aumento credito d’imposta per Imprese Energivore – Si prevede un aumento del credito d’imposta – forse oltre il 20% – per aiutare le imprese energivore. Guardando nello specifico alle aziende gasivore si punterebbe a coprire retroattivamente i primi tre mesi del 2022.
Superbonus su villette – Nel nuovo decreto dovrebbe anche rientrare la proroga, fino al 30 settembre, del limite temporale per poter usufruire del Superbonus nel caso in cui i lavori edili siano svolti su villette. Resterebbe però fermo il requisito di aver completato almeno il 30% dei lavori previsti entro tale data.