“Noi abbiamo fatto il possibile, abbiamo organizzato un pullman, fornendo un kit di assistenza per mangiare e bere e per tutti ci sarà il rimborso integrale del biglietto”. Questa la versione ufficiale di Trenitalia a commento di quanto avvenuto nella stazione di Genova Porta Principe dove 27 ragazzi disabili sono stati costretti a scendere dal treno dopo che, con i loro accompagnatori, non si sono potuti sedere nei posti a loro riservati (prenotati in anticipo) nella carrozza di testa in partenza da Genova a Milano perché già occupati da altri passeggeri, un gruppo di turisti che li hanno obbligati a scendere e andare a Milano in pullman. – continua sotto –
“I turisti erano tutti italiani – prosegue Trenitalia -, erano di ritorno dalle vacanze di Pasqua e avevano il regolare biglietto per quel treno, ma avrebbero potuto proseguire il viaggio restando in piedi”. Secondo Trenitalia, il primo problema si è verificato a Savona dove è stato necessario sostituire il convoglio diretto a Milano perché oggetto di atti vandalici. L’azienda ha predisposto bus sostitutivi e un nuovo treno, con i posti riservati per il gruppo di persone con disabilità. Arrivato alla stazione di Principe, nonostante cartellini affissi, la presenza di personale di Trenitalia e agenti della Polfer, i posti tenuti liberi fino a Genova in testa treno per i giovani disabili erano stati occupati e i ragazzi sono stati di fatto obbligati a scendere.
Intanto, quanto accaduto sta diventando un caso politico. “L’inclusione è una battaglia che ci vede tutti uniti ed episodi del genere vanno stigmatizzati all’unanimità, altrimenti avremo perso tutti. Per fortuna ci sono tante persone nel nostro Paese che rispettano i diritti delle persone con disabilità: a loro sembrerà assurdo quanto accaduto sul treno Genova-Milano”. Lo ha scritto su Twitter il ministro per le Disabilità, Erika Stefani. “Quello che è accaduto oggi su un treno diretto da Genova a Milano è vergognoso, un episodio da stigmatizzare. – denunciano il governatore della Liguria Giovanni Toti e l’assessore ai Trasporti, Gianni Berrino – Segna la totale mancanza di rispetto e sensibilità verso le persone disabili. Nonostante siano intervenuti gli operatori di Trenitalia e gli agenti della Polfer non c’è stato niente da fare”.
Assoutenti ha annunciato che presenterà un esposto alle procure della Repubblica di Genova e di Milano con l’ipotesi di violenza privata. “Si tratta di un episodio molto grave, un esempio di inciviltà e degrado morale che potrebbe realizzare un vero e proprio illecito di natura penale. – spiega il presidente Furio Truzzi – Chiediamo alle Procure di Genova e Milano di identificare, anche attraverso l’ausilio delle telecamere di sicurezza, tutti i passeggeri che hanno costretto i ragazzi disabili a scendere dal treno, e di procedere nei loro confronti in base all’articolo 610 del codice penale secondo cui chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni. “Chiediamo, inoltre, che le pubbliche autorità e le società del trasporto ferroviario elevino nei confronti dei responsabili della triste vicenda un ‘Daspo’ a vita su tutti i treni italiani, vietando ai soggetti che hanno rifiutato di cedere il posto ai disabili l’utilizzo di qualsiasi tipo di treno, – conclude Truzzi – allo scopo di dare un segnale forte di condanna verso simili barbarie”. – continua sotto –
Anche Codacons protesta per la vicenda del gruppo di ragazzi disabili fatti scendere dal treno alla stazione di Genova Principe perché i loro posti erano occupati da un gruppo di turisti. “Una vicenda incresciosa, che suscita vergogna ed imbarazzo quella capitata sul treno regionale tra Genova e Milano” si legge nella nota del Codacons. “Una vicenda disgustosa, vengono a mancare le normali regole di convivenza, ma non si può neanche far finta di niente dinnanzi ai soliti disagi di Trenitalia che aveva previsto mezzi alternativi causa sostituzione del convoglio sul quale si viaggiava nella stazione di Savona, che poi ha generato il solito caos. – scrive nella nota il presidente nazionale del Codacons Marco Donzelli – Quanto accaduto lascia ancora più perplessi, perché Trenitalia deve fare in modo di garantire a coloro che ne hanno diritto i posti sui mezzi, e se ci sono delle violazioni far rispettare le regole, altrimenti è il far west. Per questo motivo presenteremo una denuncia/querela alla Procura della Repubblica chiedendo che i responsabili dell’accaduto vengano identificati e perseguiti secondo la legge”.