“L’operazione ‘Strade Sicure’ ha dato finora un contributo fondamentale al ripristino della legalità e in termini di sicurezza urbana ed extraurbana in Campania attraverso il presidio del territorio. La ‘Terra dei Fuochi’ ha ancora bisogno di attenzione e di una presenza costante e massiccia di uomini. Il piano del ministro Guerini non tiene conto di questa e di altre emergenze di cui soffre il nostro territorio. La Campania non può permettersi altri tagli sulla sicurezza”. Così Gianpiero Zinzi, capogruppo Lega e già presidente Commissione ‘Terra dei Fuochi ed Ecomafie’ della Regione Campania, in merito alla rimodulazione dell’operazione “Strade Sicure” annunciata dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che sta causando non pochi malumori tra gli amministratori locali. – continua sotto –
Il ministro ha spiegato che si tratta di “un’esperienza che nasce da alcune situazioni specifiche, in parte nasce dopo le vicende del 1992 e l’esigenza di dare testimonianza e concreta azione di controllo del territorio, e dall’altro poi si sviluppa e nasce anche l’attività di prevenzione rispetto a fenomeni di terrorismo”. Momenti straordinari, quindi, che nella visione di Guerini non possono trasformarsi in una ordinarietà. La difesa del territorio, infatti, è affidata alle forze e non all’esercito, pertanto Guerini ha spiegato che in quest’ottica sta “ricalibrando insieme al prefetto Giannini il dispositivo di Strade Sicure, da 7.800 e passa a cui siamo arrivati arriveremo a 5mila. Non lo faccio perché voglio essere reticente a dare un aiuto, ma perché le cose vanno ricondotte nel loro alveo più ordinario e vero. Se c’è bisogno di ulteriore e maggiore capacità di controllo del territorio, questo dev’essere colto con la capacità di incrementare i numeri delle forze di polizia sul territorio”.
Sull’annunciata rimodulazione è intervenuto anche il capo della polizia, Lamberto Giannini: “I servizi verranno rimodulati e si farà assolutamente in modo, con l’impegno delle forze dell’ordine, che non ci sia deficit di sicurezza”. “Il ministro ha parlato di rimodulazione, quindi, è presto per dire chi va via e da dove perché – ha detto il prefetto – andranno poi rimodulati i servizi con queste nuove esigenze, tenendo però presente sempre anche l’impegno delle forze dell’ordine”. “Il ministro molte volte ha espresso la sua opinione – ha ricordato Giannini – e quello che si cerca è il corretto impiego e i compiti delle forze armate. Detto questo, i servizi verranno rimodulati e si farà assolutamente in modo, con l’impegno delle forze dell’ordine, che non ci sia deficit di sicurezza”.
“Lo sforzo che stiamo facendo in questo momento di assunzioni, di immissioni sul territorio, è uno sforzo grande. Chiaramente – ha concluso il capo della Polizia – è uno sforzo che è chiamato a rispondere a questa domanda di sicurezza che è forte. Noi, quindi, su questo sicuramente ci impegneremo e faremo la nostra parte, però, è uno sforzo che va fatto comune con tanti fattori e tante componenti sociali”.