La posizione della leadership italiana sulle sanzioni contro la Russia è “indecente” in quanto a Roma “si sono dimenticati” che la Russia e la Cina sono state le prime nazioni a fornire assistenza durante la pandemia. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dall’agenzia Ria Novosti. – continua sotto –
L’Italia “probabilmente ha dimenticato chi le tese una mano in quel momento difficilissimo – ha spiegato Zakharova – E ora la sua leadership è in prima linea in un attacco al nostro Paese”. “Questa non è la posizione dei cittadini italiani che scrivono di vergognarsi del loro governo, che si dissociano da questa posizione”, ha detto la portavoce al programma ‘Solovyov Live’. Zakharova è tornata anche sulla espulsione dei diplomatici russi da diversi Paesi. Mosca risponderà in modo duro, ha affermato, precisando che tale risposta sarà vantaggiosa per la Russia.
Già nei giorni scorsi Mosca si era espressa in proposito non escludendo di “rompere i rapporti diplomatici con i Paesi occidentali se dovesse continuare l’espulsione dei diplomatici russi”, aveva dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Sputnik.
“Sanzioni indecenti? Di indecenti ci sono solo i massacri che vediamo tutti i giorni”. Così il premier Mario Draghi, dopo l’incontro con il primo ministro olandese Mark Rutte, risponde a Mosca. A proposito di questo incontro il premier fa sapere che “Italia e Olanda sono unite nella vicinanza all’Ucraina, ai suoi cittadini e alle sue istituzioni, nei valori fondanti Ue e nel legame transatlantico”. “Ribadiamo la ferma condanna per le stragi di civili documentate in questi giorni, va fatta piena luce sui crimini di guerra, Mosca dovrà rendere conto di quanto accaduto”. – continua sotto –
Sul tetto al prezzo del gas, invece, le parti sono ancora lontane. “Il tetto sul prezzo del gas ha dei pro e dei contro, non siamo completamente d’accordo ma abbiamo detto che saremo pragmatici”. Così il primo ministro olandese Mark Rutte al termine dell’incontro con il premier Mario Draghi spiegando che “dobbiamo agire come unione europea e farlo rapidamente”. “Non sono riuscito a convincerlo ma ha fatto un passo fondamentale: mi ha assicurato che non c’è nessuna questione di principio e si è detto disponibile ad esaminare tutte le ragioni e avere una discussione aperta”, ha detto Draghi.