La guerra in Ucraina entra nel suo quarantasettesimo giorno. L’esercito ucraino annuncia che si sta preparando per la “battaglia finale” nella città assediata di Mariupol. Secondo i separatisti filo-russi “il porto è stato liberato”, mentre il commissario ucraino per i diritti umani Lyudmila Denisova afferma che 33mila abitanti sono stati deportati in Russia con la forza. – continua sotto –
Kiev: “Attacco in Donbass già iniziato” – L’attacco della Russia in Donbass “è già iniziato” e la nuova fase della guerra in Ucraina è cominciata. Parola di Vadym Denysenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, che si è espresso così in tv secondo dichiarazioni riportate dalla Cnn. “Dobbiamo capire che non sarà come il 24 febbraio quando sono iniziati i primi attacchi aerei e le esplosioni e abbiamo detto ‘è iniziata la guerra’ – ha affermato – La grande offensiva di fatto è già iniziata”.
“I russi ammassano forze – ha aggiunto – Continuano a ridistribuire truppe ed equipaggiamenti nelle regioni di Donetsk e Luhansk”. “Sì, non ci sono ancora grandi battaglie – ha proseguito – Ma a livello generale potremmo dire che l’offensiva è già iniziata”. “Siamo pronti”, aveva detto il presidente Volodymyr Zelensky in vista della nuova fase della guerra. “La Russia ha distrutto milioni di vite, ha iniziato una guerra totale e si comporta come la colpa fosse dell’Ucraina”, le parole di Zelensky nell’ultimo messaggio notturno. “E’ finita un’altra settimana in cui l’Ucraina è rimasta viva, nonostante tutti gli sforzi compiuti dalla Russia per distruggerci. Stiamo combattendo, ci stiamo difendendo, rispondiamo agli attacchi”, aveva aggiunto.
Austria, cancelliere Nehammer dirà a Putin che ha perso guerra – “Fa la differenza essere faccia a faccia e dirgli qual è la realtà: che questo presidente ha di fatto perso la guerra moralmente”. Lo ha detto, parlando prima della riunione Ue in Lussemburgo, come riporta Cnn, il ministro degli Esteri austriaco Alexander Schallenberg in vista dell’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere austriaco Karl Nehammer oggi a Mosca. “Dovrebbe essere – afferma – nel suo stesso interesse che qualcuno gli dica la verità. Penso sia importante e lo dobbiamo a noi stessi se vogliamo salvare vite umane. Dobbiamo usare ogni possibilità per porre fine alla situazione infernale in Ucraina”.