“Quando gli europei si riprenderanno dalla sbornia da bourbon americano, e quando realizzeranno finalmente che dovranno prendersi cura del futuro del nostro continente, Europa o anche Eurasia, ebbene allora arriverà il momento di rivedere i nostri rapporti e arrivare al dialogo, ma ciò non accadrà in una prospettiva di breve periodo”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un’intervista citata da Interfax, come a sottolineare che il dialogo fra Russia ed Europa potrà essere ripristinato ma ci vorrà del tempo. – continua sotto –
Kiev: “I russi sparano su una manifestazione pacifica a Enerhodar” – Le forze russe avrebbero aperto il fuoco su una manifestazione pacifica di protesta a Enerhodar, città meridionale una centrale nucleare. A farlo sapere è l’agenzia nucleare statale ucraina Energoatom, che ha postato su Telegram un video nel quale si vedono esplosioni, probabilmente dovute a colpi di mortaio, in una piazza dove si era radunata una folla di persone. Ci sarebbero almeno quattro feriti.
Consigliere ucraino: “Ci saranno ancora pesanti battaglie” – Anche se l’esercito di Kiev ha riconquistato più di 30 tra città e paesi nella regione di Kiev e stanno tenendo la linea del fronte, secondo il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych “non dobbiamo farci illusioni”. Perché, ha spiegato, ci sono ancora da combattere “pesanti battaglie per il sud, per Mariupol, per l’est dell’Ucraina”. E soprattutto nel Donbass, dove i russi tentano di sfondare, i combattimenti si stanno facendo più aspri.
Il sindaco di Mariupol: quasi 40mila persone portate in Russia – “Quasi 40.000 persone sono già arrivate a Donestk o in Russia. Sfortunatamente, sappiamo che i genitori sono separati dai loro figli. 17 bambini hanno lasciato l’ospedale non so in quale direzione, i genitori sono stati evacuati a Zaporizhzhya”. Lo ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, spiegando che il conteggio dei deportati è complicato dal fatto che i documenti ucraini vengono confiscati alle persone. – continua sotto –
Turchia si offre per l’evacuazione dei civili da Mariupol via mare – La Turchia si è offerta di dare un contributo per l’evacuazione dei civili dalla città ucraina di Mariupol in nave. “Possiamo fornire un supporto navale per l’evacuazione di civili e cittadini feriti sia turchi sia di altri Paesi a Mariupol dal mare”, ha detto il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, stando a quanto riporta l’agenzia di stampa di Stato turca Anadolu, secondo cui il ministro sta coordinando le possibili evacuazioni con le autorità di Russia e Ucraina.
Kiev: i russi mobilitano truppe in Transnistria – I russi hanno iniziato a mobilitare unità in Transnistria per condurre azioni in Ucraina. Lo ha annunciato lo Stato maggiore di Kiev, riporta Ukrainska Pravda. “E’ stato intensificato il lavoro per mobilitare unità di truppe russe con sede nel territorio della regione transnistriana della Repubblica di Moldova al fine di condurre provocazioni e svolgere azioni dimostrative al confine con l’Ucraina”, ha affermato lo Stato maggiore, sottolineando che i movimenti di truppe sono finalizzati a “dare una dimostrazione di disponibilità per un’offensiva e possibili ostilità contro l’Ucraina”.