“Non riesco più a piangere”. Lo ha detto il Volodymyr Zelensky in un’intervista al quotidiano tedesco Bild rispondendo alla domanda se avesse pianto per il massacro alla stazione di Kramatorsk e dopo le centinaia di morti di Bucha. – continua sotto –
Durante una conferenza stampa con il cancelliere austriaco Karl Nehammer, in visita a Kiev, il presidente ucraino ha poi detto che l’Ucraina è “sempre pronta” al dialogo con la Russia. “Siamo pronti a combattere e allo stesso tempo a cercare vie diplomatiche per fermare questa guerra”, ha aggiunto. “L’Ucraina ha sempre affermato di essere pronta per i negoziati e cercherà tutte le possibilità per fermare la guerra. Allo stesso tempo, purtroppo, stiamo assistendo ai preparativi per grandi battaglie, alcuni dicono decisive, nell’rst”, ha continuato Zelensky.
L’ultima sessione di colloqui diretti russo-ucraini si è tenuta il 29 marzo a Istanbul, durante la quale l’Ucraina ha dettagliato le sue principali proposte per un’intesa con Mosca compresa la sua “neutralità” in cambio di un accordo internazionale per garantirne la sicurezza. “A est e a sud osserviamo una concentrazione di armi, equipaggiamenti e truppe che si preparano ad occupare un’altra parte del nostro territorio”, ha sottolineato Zelensky. Alla domanda sugli scenari di tale offensiva, ha detto che dipenderanno da “diversi fattori”: “Dalle nostre forze, dalla velocità dei nostri partner nel fornirci armi e dalla volontàdel leader russo Vladimir Putin di andare oltre”.
Intanto, a Kiev è arrivato anche il premier britannico Boris Johnson che “si è recato in Ucraina per incontrare di persona il presidente Zelensky e mostrare la sua solidarietà al popolo ucraino”, ha riferito un portavoce di Downing Street, aggiungendo che i colloqui si concentrano su ulteriori aiuti “militari e finanziari” offerti dalla Gran Bretagna. Johnson è il primo leader del G7 a recarsi a Kiev dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio scorso. Venerdì c’era stata la visita della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.