Aversa (Caserta) – Sarà il momento dell’approvazione del bilancio preventivo 2022 quello decisivo, in cui ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Il sindaco Alfonso Golia, nonostante la sconfitta della sua maggioranza in Consiglio comunale nel corso della seduta di lunedì, non sembra essere eccessivamente preoccupato per quanto avvenuto e, in proposito, dà una valutazione netta rivolgendosi a tutto il Civico consesso a sottolineare quanto sia importante per la crescita socio-economica e non solo culturale il radicamento dell’università in città. – continua sotto –
«Siamo di fronte – dice Golia – ad una brutta pagina della storia politica della nostra città. Attenzione, questo giudizio non lo lego alla tenuta della maggioranza consiliare, per quello avremo il bilancio a breve, se passerà andremo avanti, altrimenti ognuno si assumerà le sue responsabilità politiche. Bensì, il mio giudizio lo lego alla storia politica della nostra città. Più di 40 anni fa, grazie a donne e uomini lungimiranti, l’Ateneo si insediava ad Aversa. Quella classe dirigente non ci pensò su neanche due volte nel mettere a disposizione gratuitamente strutture ed immobili per far insediare due dipartimenti universitari in città. Quella scelta, poi confermata negli anni a venire da tutte le amministrazioni, oggi la rivendico con immensa gratitudine in quanto ha portato lustro e sviluppo per la nostra comunità. Noi stiamo lavorando in quel solco per un migliore sviluppo e radicamento dell’ateneo, legando il tutto alla reale rigenerazione di uno dei quartieri più degradati della città (quello delle case popolari, ndr), per ridurre marginalità esistenziali ed urbane».
Golia è netto sulla possibilità di conseguenze politiche a questo voto contrario del Consiglio comunale (in realtà, un pareggio 12 a 12 con assente un consigliere di maggioranza per motivi personali): «Come ho detto, il bilancio ci dirà se c’è ancora agibilità politica per l’attuazione delle linee di mandato. Una cosa è certa: noi continueremo ad attuare il metodo innovativo introdotto dal giugno 2019, basato su quattro pilastri: partecipazione, equità, trasparenza e rigore».
C’è chi ritiene che il bilancio rappresenti un ostacolo insormontabile per il primo cittadino che potrebbe vedere naufragare la propria coalizione sull’approvazione dello strumento contabile come già avvenuto nel dicembre 2019 quando fu salvato dal prefetto e da quattro “saltafosso”, ma Golia è possibilista: «Non credo proprio che il bilancio possa rappresentare un ostacolo insormontabile. Una cosa è certa: la strada del risanamento è ancora lunga. C’è ancora tanto da fare. Purtroppo, dinanzi ad un disastro finanziario di una portata inimmaginabile il tempo necessario per il risanamento è direttamente proporzionale. Noi continueremo ad attuare politiche di rigore per poter restituire alle future generazioni una città per tutti». – continua sotto –
Come naturale corollario di questa situazione di impasse, c’è il rapporto del sindaco e della sua maggioranza con i cinque dissidenti che lo hanno lasciato nel dicembre 2019 con la verifica di margini di recupero. In questo senso, Golia conclude quasi trincerandosi quando gli viene chiesto se ci sono margini di recupero: «Io sono il sindaco della città, sono il sindaco di tutti. Lavoro per tutelare le minoranze, ascolto le posizioni più distanti per migliorare le mie posizioni. La domanda non andrebbe posta a me, in quanto noi non abbiamo cambiato né metodo né obiettivi, continuiamo ad attuare, con le mille difficoltà della Pubblica amministrazione, le linee di mandato utilizzando, ripeto, un metodo innovativo basato sull’ascolto dei bisogni e delle aspettative dei cittadini applicando equità, rigore e trasparenza».
Insomma, il vero banco di prova sarà l’approvazione del bilancio che non avverrà, comunque, entro il termine attualmente previsto del prossimo 31 maggio.