Aversa (Caserta) – Sindaco e presidente del Consiglio comunale ai ferri corti, tanto da aver chiesto anche l’intervento del prefetto. Un vero e proprio scontro istituzionale quello in corso ad Aversa, dove la maggioranza arranca e, nonostante il bilancio debba essere approvato dal civico consesso entro il 31 maggio, ad oggi non lo ha approvato nemmeno in giunta. – continua sotto –
Il primo cittadino Alfonso Golia ha scritto al rappresentante del Governo per evidenziare, a suo dire, due carenze del presidente Carmine Palmiero dettate dalla presunta volontà di danneggiare la maggioranza: non convocare un Consiglio urgente e non fare in modo che la seduta dell’approvazione del consuntivo 2021 avvenisse nel termine previsto del 30 aprile scorso. Due episodi che marcherebbero la perdita di terzietà del presidente, tanto che il sindaco ha anche organizzato una riunione dei suoi consiglieri nel tentativo di sfiduciare Palmiero, ma senza successo, perché vi sarebbe stata l’opposizione della consigliera Clotilde Criscuolo.
Ricevuta la nota del sindaco Golia, la prefettura di Caserta ha chiesto spiegazioni a Palmiero che ha dovuto armarsi di carta e penna e rispondere. «La scelta di non convocare ancora una volta il Consiglio comunale d’urgenza, come pure mi è stato richiesto dal sindaco più volte per le sedute precedenti, poi convocate a causa dei ritardi dello stesso primo cittadino o degli assessori competenti per materia è stata mia. Pur tuttavia, contestualmente all’assunzione di responsabilità, è opportuno chiarire che la scelta posta in essere è maturata dopo che in diversi Consigli comunali convocati con la medesima procedura (d’urgenza) c’è stata una forte contestazione da parte della minoranza, la quale criticava la mancanza delle tempistiche necessarie ai consiglieri per studiare gli atti e questo avrebbe causato una grave lesione del diritto di informazione dei soli Consiglieri di minoranza».
Palmiero lancia anche una stoccata indiretta a Golia quando scrive: «Nonostante i continui ritardi, di certo non attribuibili al sottoscritto, non ho mai pensato di adire l’Ufficio di Governo sul territorio, dando per assunto che le questioni di tipo domestico e che non avrebbero avuto nessuna ricaduta sulla sopravvivenza dell’amministrazione si sarebbero concluse con una interlocuzione tra i diversi organi che la compongono. Bisogna, poi, chiarire che la garanzia del numero legale in Consiglio è un dovere attribuibile in primis alla maggioranza ma, da quando nel dicembre del 2020 il primo cittadino ha posto in essere un cambio della compagine politica uscita vincitrice dalle elezioni del 2019, perdendo di fatto cinque o sei consiglieri comunali, e incamerandone quattro della minoranza, sempre più spesso si verifica che le sedute di consiglio vadano deserte in prima convocazione e vengono tenute in seconda, ovvero quando il quorum per il raggiungimento del numero legale si abbassa».
Insomma, come sostiene Palmiero, «Il problema sembra essere di carattere specificatamente politico e non giuridico/istituzionale, problema dunque causato da un cambio di maggioranza che ha provocato la mancanza dei numeri sufficienti in seno al civico consesso per il raggiungimento del quorum».
Per quanto riguarda i ritardi nell’approvazione del consuntivo 2021, Palmiero chiarisce che gli atti relativi sono arrivati a lui l’8 aprile e immediatamente sono stati inviati alla Commissione competente. Gli atti devono essere a disposizione dei consiglieri, per regolamento, per 20 giorni. Solo dopo si può convocare il consiglio che necessita di 5 giorni liberi tra la convocazione e la celebrazione. Per cui ben oltre il 30 aprile. Tra l’altro, questo iter era stato concordato nella conferenza dei capigruppo dove per la maggioranza era presente Mimmo Menale.
Quella del sindaco sarebbe, dunque, ad avviso di Palmiero, una nota strumentale, soprattutto alla luce del fatto che, nonostante la scadenza per l’approvazione del bilancio 2022 sia fissata per il 31 maggio, ad oggi al presidente del Consiglio non è stato inviato alcun atto per l’avvio della procedura di messa a disposizione e la conseguente celebrazione dell’Assise. In questo senso, Palmiero chiede al prefetto di intervenire perché sia rispettata la scadenza per l’approvazione dello strumento contabile.