Aversa (Caserta) – Movida aversana, il comitato residenti in via Seggio scrive a sindaco e assessori, fa richieste di orari diversi e fa intravvedere azioni di risarcimento, ma la cosa brutta è che copia di quella nota con i nomi dei 50 firmatari finisce nelle chat dei commercianti del Seggio. Uno di questi la manda ad uno dei sottoscrittori della diffida con il messaggio: «E meno male che siamo amici!». – continua sotto –
Un brutto episodio a latere di una vicenda, quella della movida, che registra l’ennesima protesta dei residenti nella zona «da anni interessata – scrivono – da un fenomeno di autentico degrado causato dall’assembramento, nelle ore serali, degli avventori dei locali presenti, i quali producono gravi rischi per l’incolumità e la salute dei cittadini oltre che un intollerabile pregiudizio per il diritto alla quiete ed al riposo dei residenti».
Nella giornata di ieri, appena ricevuta la diffida, il comandante della Polizia municipale, Stefano Guarino, ha convocato, per un confronto pubblico, i firmatari per l’11 maggio prossimo. A causa di questi assembramenti, che facilitano l’uso di alcool e spaccio di stupefacenti, la vita dei residenti si trasforma in inferno, rendendo difficile anche l’ingresso e l’uscita dalle abitazioni. Per non parlare, poi, dell’imbrattamento delle strade di rifiuti di tutti i generi, nonché escrementi e liquami. Più volte capita di assistere a scene di giovani che fanno i loro bisogni in strada tra amici sghignazzanti.
I residenti, in particolare, chiedono di riportare l’orario di chiusura dalle ore 2 attuali alle ore 24. Inoltre, ritenendo che vengano violate le ordinanze vigenti, chiedono un monitoraggio più efficace da parte delle forze dell’ordine, soprattutto per quanto riguarda la musica e le chiusure. In conclusione, diffidano il sindaco e gli assessori competenti «ad assumere tutti i provvedimenti a tutela della salute dei cittadini al fine di far cessare l’attività di immissione di rumori intollerabili e le altre attività, con avvertenza espressa che in caso di mancato riscontro della diffida entro 30 giorni dalla sua notifica, ci si riserva di assumere ogni azione a tutela in sede civile, con riserva altresì di segnalazione alla Procura di Napoli Nord per il reato di rifiuto di atti di ufficio e di quant’altri verranno ravvisati». – continua sotto –
Ai residenti risponde Raffaele Oliva, presidente dell’associazione dei commercianti “Condominio del Seggio”: «La soluzione ai problemi dei residenti per noi commercianti resta quella di negare il nulla osta alle nuove attività di somministrazione in via Seggio per motivi di ordine pubblico. Ogni anno molte attività chiudono e cedono a nuovi arrivati. L’amministrazione comunale deve intervenire per limitare il numero di attività di somministrazione in una strada non adatta alla presenza di decine di bar».
«Come abbiamo già ribadito in passato, – continua Raffaele Oliva – la richiesta dei residenti di chiusura delle attività a mezzanotte è assolutamente improponibile, poiché i locali iniziano ad accogliere gli utenti verso le ore 23 e purtroppo il tentativo di abituare la clientela a recarsi prima nella zona è già risultata fallimentare durante la prima ordinanza del sindaco Golia che imponeva la chiusura all’una. Durante la vigenza di quest’ultima ordinanza gli utenti preferirono spostarsi nei paesi limitrofi e tutte le attività aversane di bar e ristorazione furono enormemente danneggiate. L’occupazione di suolo pubblico con tavolini e sedie ha invece migliorato enormemente la sicurezza di piazzetta Lucarelli, non più alla merce di consumatori occasionali che portavano alcolici da casa, ma curata e controllata dagli stessi commercianti».
Alla fine, una sorta di appello: «Invitiamo i residenti al dialogo ed al confronto con noi esercenti interessati quanto loro alla chiusura delle attività che lavorano ordinariamente nell’illegalità attraverso la vendita di alcolici ai minorenni e all’intensificazione dei controlli nei fine settimana».