Orta di Atella (Caserta) – “Liberiamo la cultura ad Orta di Atella!”. E’ lo scopo dell’evento tenutosi domenica 15 maggio nel borgo di Casapozzano, promosso dall’Assessorato alla Cultura e da associazioni locali: Giovani Ortesi, librerie “Mio Nonno è Michelangelo” e “Scugnizzeria”, case editrici “Coppola” e “Marotta e Cafiero”, Officina Femminista, Noi Genitori di Tutti, Compagnia Teatrale ComicArt, Caffè Mozzillo. – continua sotto –
Si è partiti con la presentazione e i saluti del sindaco Vincenzo Gaudino e dell’assessora alla Cultura, Marilena Belardo. A seguire, incontro-dibattito sul libro “Lacci” di Domenico Starnone. E poi: le installazioni curate da Officina Femminista, ossia un percorso grafico attraverso le parole e le voci impreviste di donne e soggettività altre che hanno ribaltato la narrazione del canone letterario e filosofico, prendendo e reclamando spazio, forma ed espressione.
Nel pomeriggio, la libreria “Scugnizzeria” e le case editrici “terrone – made in Scampia”, quali “Coppola e “Marotta e Cafiero”, hanno aperto lo “spaccio di libri” e presentato “Le Cartoline”, con interventi di Giovanni Salomone (“Collettivo Città Visibile”), Rosario Esposito La Rossa (scrittore, editore e autore di “Mosca 1957”), Deborah Divertito (autrice di “Napoli 2020”), Maurizio Vicedomini (autore di “Filadelfia 1996”), Giuseppe Formisano (autore di “Roma 1978”). La lettura delle cartoline è stata a cura di “ComicArt”, mentre il “libro sospeso” a cura de “La Scugnizzeria”.
Alle 19.30 si è tenuto il primo “Concorso Letterario Atella – Dalle Bucoliche alla poesia moderna”, con in gara decine di giovani scrittori locali, a cura dell’associazione “GO – Giovani Ortesi”, con giuria presieduta dal professor Giuseppe Limone e aperitivo letterario a cura del Caffè Mozzillo. – continua sotto –
“Una domenica per provare a riprenderci il diritto a leggere, a scrivere, ad emozionarci per un testo, a provare a mettere in parole quello che sentiamo. Un altro passaggio di quel percorso che deve portarci a considerare la cultura e la conoscenza come ‘beni pubblici primari’, a considerare la lettura come l’investimento sicuro, conoscere una parola in più del giorno prima”, commentano i promotori dell’iniziativa, che, utilizzando come elemento egualitario l’asterisco al posto della vocale finale che marca il genere grammaticale, lanciano questo appello: “Tutt* coinvolt*, tutt* dentro questa ‘liberazione’, tutt* parte di quel tessuto sociale che vuole cambiare la percezione di Orta di Atella come non luogo, affinché diventi città di accoglienza, inclusione e cultura”. IN ALTO IL VIDEO