Un amarcord nella gioventù di Aversa e dell’Agro Aversano. Tanti ricordi in comune con l’autore de “Rosso di sera. Quando c’era Berlinguer”. Un libro che racconta gli anni della formazione di Gianni Solino, che ho conosciuto al “Cirillo” di Aversa, negli anni in cui la politica era pane quotidiano degli adolescenti, su sponde, apparentemente, opposte. – continua sotto –
Lui giovane comunista, io radical-socialista. Erano gli anni di Berlinguer, Craxi e Pannella a Sinistra, ma anche gli anni di Lotta Continua e delle Brigate Rosse. Tanta lotta, ma anche tanto rispetto reciproco, tanto da essere stato il suo “addetto stampa” quando si è candidato al Parlamento Europeo nel 2004. Tanta Aversa e tanta provincia di Caserta in queste pagine.
“Si può perdere negli anni il ricordo dei i tempi in cui si è lottato con passione e forza per ideali rivoluzionari? In cui la vita era scandita da eventi entrati poi nella storia di tutti? Forse – si legge nella presentazione – sarebbe il caso di ricordare un po’ meglio quella storia. Non solo dal punto di vista generale, quello cioè della Storia con la maiuscola, quanto piuttosto della storia piccola, minuta, delle tante piccole storie di tante persone, militanti, città e territori che tutti insieme compongono poi la Storia con la maiuscola”. Ed è proprio questo “quello che fa Gianni Solino in queste pagine, perché spesso è proprio in quel passaggio dalla minuscola, dalle tante minuscole, alla maiuscola, che si perde qualcosa, magari proprio il senso del tutto”.
L’autore, Gianni Solino, nato a Villa di Briano, sposato e padre di tre figli, dirige il settore ambiente alla Provincia di Caserta ed è direttore del Museo Campano di Capua. Fin da ragazzo si è interessato dei movimenti pacifisti e anticamorra, e continua ad impegnarsi nell’associazionismo, in modo particolare con “Libera”, “Comitato don Peppe Diana” e “Scuola di Pace don Peppe Diana”. È stato per oltre dieci anni sindacalista provinciale della Cgil. Con la meridiana ha già pubblicato Ragazzi della terra di nessuno (2008), La Buona Terra (2011) e Il Cratere (2018).