Un altro raid vandalico al bene confiscato di Pignataro Maggiore, Santillo: “Clan minaccia ancora temibile”

di Redazione

Un altro atto vandalico, il tredicesimo in due anni, ai danni della cooperativa sociale “Apeiron” di Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, che svolge la sua opera nella villa confiscata al boss Antonio Abbate, e oggi intitolata a Franco Imposimato, e nel bene “I 100 Moggi” sottratto al clan Nuvoletta, intitolato alla memoria di Gaetano Montanino. – continua sotto –

A denunciarlo la Fondazione Pol.i.s. che riferisce che il 29 aprile sono stati rubati agli operatori della cooperativa attrezzi e viveri per un valore di oltre duemila euro; anche la struttura ha subito danni. “Non basta più solo l’intervento e la solidarietà della Fondazione, – affermano da Polis – bisogna agire insieme, istituzioni e società civile, per fare cessare un fenomeno che sarebbe riduttivo definire preoccupante, in quanto tredici furti in due anni si configurano come una minaccia costante contro coloro che ogni giorno investono la propria vita contro la criminalità organizzata. Il nostro appello è quindi rivolto a chiunque riconosce la legalità come unica strada da percorrere, affinché faccia sentire la propria voce a sostegno di Apeiron, sperando di non dover mai più riportare notizie del genere”.

Sul caso interviene il senatore Agostino Santillo del Movimento 5 Stelle: “Sono sicuro che anche questa volta il presidente di Apeiron, Emiliano Sanges, non si lascerà certo intimidire. Di sicuro non si può nascondere tutto lo sconforto per il tredicesimo raid che subiscono come cooperativa. Una cosa voglio ribadire: lo Stato c’è ed è presente. Sono certo che gli inquirenti sapranno individuare finalmente i responsabili di questi danni che, come alla fine sempre avviene, pagheranno il loro debito con la giustizia. Ma è chiaro che il problema riguarda direttamente anche gli enti territoriali di riferimento, che spero si attivino anche fornendo sistemi di prevenzione e videosorveglianza in grado di proteggere i beni confiscati e agevolare il lavoro delle forze dell’ordine”. “Credo sia chiaro a tutti – conclude Santillo – che in provincia di Caserta non bisogna abbassare la guardia. I clan, nostro malgrado, rappresentano una minaccia ancora temibile alla quale dobbiamo opporci con tutte le nostre forze”.

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