Napoli – Martedì 10 maggio, dalle ore 9.30, a Napoli, in via Generale Parisi 13, al Palazzo Pacanowski dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, avrà luogo, in modalità mista, il primo congresso dell’Associazione nazionale “Psichiatria reale” sul tema “Inter-disciplinarità nella Salute Mentale. Nuovo modello culturale, educativo e normativo”. – continua sotto –
Sarà possibile seguire la diretta dell’evento culturale, promosso dal professor Leone Melillo (nella foto) dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, anche attraverso il link: https://youtu.be/Tf3QRWTHV00
Alle ore 9.30 sono previsti, tra gli altri, gli “indirizzi di saluto” del Prof. Alberto Carotenuto (Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Napoli “Parthenope”), di S. Em. Rev.ma Card. Francesco Montenegro (Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale), del Dott. Giuseppe Consoli (Presidente di Itas Mutua Assicurazioni), del Prof. Ettore Acerra (Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania), del Prof. Bruno Zuccarelli (Presidente dei Medici – Chirurgi e Odontoiatri di Napoli e Provincia), del Prof. Antonio Milici (Psichiatra ASP 5 Messina).
Alle ore 10.40, il Prof. Leone Melillo presenterà l’iniziativa scientifica, di sicura rilevanza internazionale, moderata dal Prof. Roberto Dante Cogliandro (Notaio – Direttore della Rivista scientifica “Gazzetta Forense”). Dalle ore 10.50, sono previste le relazioni della Prof.ssa Maria Luisa Iavarone (Università degli Studi di Napoli “Parthenope”), del Dott. Paolino Cantalupo (Docente Psicopatologia Clinica, Scuola di Psicoterapia Strategica Integrata), del Dott. Davide Amendola (Responsabile Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura, S.p.d.c. Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona in Salerno), della Dott.ssa Stefania Garramone (Psichiatra C.C. Poggioreale Napoli) e del Prof. Leone Melillo (Università degli Studi di Napoli “Parthenope”). – continua sotto –
Sono tante e non semplici le difficoltà che s’incontrano nell’affrontare il problema della sofferenza mentale e altrettante nel trovare le soluzioni idonee. Come ha evidenziato il Cardinale Francesco Montenegro (Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale), “molti sono i soggetti impegnati attorno alla complessa realtà della malattia psichica e mentale: operatori sanitari di diverso grado e specializzazione, famiglie, volontari, strutture. Tutti generosamente attorno ai malati che spesso purtroppo si ritrovano in vicoli ciechi (è preoccupante il poco impegno della politica) che non permettono l’aiuto necessario per loro. Percorre la strada della sofferenza e del dolore non è facile. Spesso le cause sociali, biologiche, psicologiche e relazionali, collegate all’ambiente familiare, invece di aiutare accrescono in queste persone il senso di solitudine e di emarginazione. I rapporti umani senz’altro influiscono sui malati ma di contro il disagio mentale influisce sulle relazioni umane e questo porta all’isolamento e rende il malato un estraneo e un solitario, perché non riesce a tenere il passo degli altri. L’escluso così si isola e contemporaneamente viene sempre più isolato dalla comunità. Tale grave disagio, dalle diverse sfaccettature, chiede di rivedere con urgenza il nostro modo di comunicare e di vivere il male stando accanto a chi da esso viene offeso e violentato. È una storia che tutti dobbiamo vivere da protagonisti. Esserlo significa impegnarsi a creare nuovi sentieri che sostituiscano quelli dell’isolamento e della paura con quelli l’amore che crea rapporti affettivi e solidali, che frantumano l’isolamento, e garantiscono i servizi che, come sappiamo, spesso carenti e insufficienti. Dovranno però essere abbattute per prime le nostre barriere mentali che mettono la distanza da questi fratelli feriti. Dobbiamo ammetterlo, non è facile accettare e accoglierli perché la maggioranza li considera un peso oltre che improduttivi, e poi, quasi si volesse scusare, dà colpa ai loro limiti e le loro stranezze se più che ad accoglierli, li allontana. I Papi hanno sempre invitato a integrare terapie mediche a nuove sensibilità di fronte a questo disagio. In questo impegno non si possono dimenticare i familiari che pagano il prezzo più alto e vanno sostenute, per evitare l’esaurimento delle loro energie fisiche, emotive e relazionali. Dobbiamo sentirci debitori nei riguardi del malato – non meravigliatevi se affermo questo – perché, nonostante la sua particolare situazione, anche noi possiamo averne bisogno: ci aiuta a riflettere sul valore della vita, sul dono della salute, sui limiti che per tutti sono compagni scomodi, sulla vulnerabilità; ci ricorda la necessità di una responsabilità, personale e collettiva, non solo nel curare ma anche nel prevenire le cause di malattia. Insieme, noi che sentiamo il problema, possiamo essere la risposta alla carenza relazionale di cui è malato il nostro tempo, che favorisce lo svilupparsi del disagio mentale e non aiuta alla guarigione. Senz’altro in giro c’è disinformazione. Bisogna che sia meglio conosciuto il problema della malattia mentale, le possibili soluzioni, gli interventi, i servizi e le collaborazioni che si possono offrire. Bisogna formarsi per conoscere e interagire coi malati, per imparare i loro modi e le loro stranezze e così poterli accompagnare meglio assieme alle loro famiglie. L’intreccio dei fattori genetici, biologici, psicosociali e ambientali che provocano i disturbi devono trovare una risposta nell’alleanza tra i soggetti, le discipline, le professionalità, i servizi e le risorse. Questo per tenere vivo il dialogo coi malati e le famiglie, per trasformare le strutture di cura in “comunità sananti”, che offrono sani ambienti dove le relazioni possono diventare amichevoli”.
Un progetto di ricerca che si avvarrà anche del confronto con le istituzioni di Governo e scientifiche della Repubblica d’Albania, soffermandosi, tra l’altro, sull’accordo esistente tra la Comunità di Sant’Egidio ed il Governo albanese. Sono previsti, quindi, anche gli interventi della Prof. Milva Ekonomi (Minister of State for Standards and Services of Albanian Government), del Prof. Cesare Mirabelli (Presidente emerito della Corte Costituzionale), del Prof. Arben Gjata (Rector, University of Medicine in Tirana), della Sen. Annamaria Parente (Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato), della Dr Edlira Harizi (Regional Hospital Durres Albania Chief of Division of Neurology).
Dalle ore 14.30, avrà luogo l’Assemblea dell’Associazione nazionale “Psichiatria reale”, moderata dal Prof. Corrado Limongi (Dirigente scolastico “ISS Leonardo da Vinci”). La segreteria organizzativa sarà coordinata dalla Dott.ssa Federica Chiara Pirozzi (Rivista scientifica “Il Pozzo. Idee di diritto, politica ed estetica”). L’evento culturale si avvarrà del supporto tecnico del Dott. Pasquale Attanasio (IT Specialist presso IBM).