Catania, estorsioni a imprenditori per conto della cosca Santapaola-Ercolano: 3 condanne

di Redazione

Coordinati dalla Procura della Repubblica di Catania, i finanzieri del comando provinciale etneo hanno eseguito tre distinti ordini di carcerazione, emessi dalla Procura Generale della Corte di Appello, a carico di Francesco Arcidiacono, Roberto Di Mauro e Agostino Pomponio, sottoposti a indagine, a vario titolo, per associazione a delinquere di tipo mafioso ed estorsione, aggravata dal metodo mafioso. – continua sotto – 

Si tratta di un rilevante esito processuale di articolate indagini sulla cosca “Santapaola – Ercolano”, i cui appartenenti sono risultati dediti ad attività estorsive e al traffico di sostanze stupefacenti. In particolare, le investigazioni, originate dal potenziamento delle attività informative sul territorio e condotte dalle unità specializzate del Gico, hanno permesso di disvelare le condotte estorsive poste in essere dal clan nei confronti di imprenditori catanesi operanti, in diversi settori commerciali, nella zona della Stazione Centrale di Catania.

Gli appartenenti all’associazione criminale si sono resi anche responsabili del traffico di sostanze stupefacenti e della illecita detenzione di armi: in una circostanza, sono state infatti rinvenute e sottoposte a sequestro 2 pistole con matricola abrasa e 12 cartucce.

Nel dettaglio, con riferimento ai soggetti destinatari degli ordini di carcerazione ora emessi dalla Procura Generale di Catania: Roberto Di Mauro è stato condannato a complessivi 9 anni di reclusione (di cui 5 anni, un mese e 10 giorni ancora da espiare), in quanto riconosciuto colpevole dei reati di appartenenza all’associazione a delinquere di tipo mafioso, con la circostanza aggravante rappresentata dal fatto che il clan si sia avvalso dell’uso delle armi; Francesco Arcidiacono è stato condannato a complessivi 1 anno e 2 mesi di reclusione in quanto riconosciuto colpevole di estorsione aggravata dal metodo mafioso; Agostino Pomponio è stato condannato a complessivi 2 anni e 6 mesi di reclusione, in quanto riconosciuto colpevole di estorsione aggravata dal metodo mafioso. – continua sotto – 

All’esito delle relative fasi processuali, una volta divenuta definitiva la sentenza di condanna emessa dalla Corte di Appello di Catania, la Procura Generale ha emesso nei confronti dei tre gli ordini di esecuzione per la carcerazione. IN ALTO IL VIDEO

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