“E’ solo questione di tempo” prima che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden visiti l’Ucraina. Lo ha affermato il presidente della Commissione Intelligence della Camera degli Stati Uniti, Adam Schiff, che alla Cnn ha dettagliato la discussione di circa tre ore che i membri della delegazione del Congresso, guidati dalla speaker della Camera dei rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, hanno avuto domenica a Kiev con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Devo pensare che una visita presidenziale sia qualcosa in esame, ma solo una questione di quanto presto sarà fattibile”, ha detto Schiff, precisando che la delegazione non ha discusso l’argomento durante la telefonata con Biden domenica. – continua sotto –
Schiff ha affermato che l’incontro con Zelensky si è concentrato su quali sono le sue priorità per un’ulteriore assistenza, soprattutto ora che gli ucraini stanno entrando in una nuova fase della guerra, con i combattimenti più concentrati nella parte orientale del Paese. I membri della delegazione hanno successivamente trasmesso le informazioni a Biden, formulando raccomandazioni al presidente, ha concluso Schiff.
Jill Biden in Romania e Slovacchia da giovedì – Intanto, la first lady americana Jill Biden inizierà giovedì un tour di cinque giorni in Romania e in Slovacchia per incontrare i militari Usa e il personale dell’ambasciata di Washington. Lo ha reso noto il suo ufficio spiegando che venerdì Jill Biden incontrerà i militari americani presso la base aerea di Mihail Kogalniceau in Romania, prima di dirigersi a Bucarest per incontrare i funzionari del governo rumeno, il personale dell’ambasciata statunitense, gli operatori umanitari e gli insegnanti che lavorano con i bambini ucraini sfollati.
Previste anche tappe nelle città slovacche di Bratislava, Kosice e Vysne Nemecke, dove JIll Biden incontrerà funzionari governativi, rifugiati e operatori umanitari, ha affermato il suo ufficio. Domenica, Festa della mamma, la first lady incontrerà invece madri e bambini ucraini che sono stati costretti a fuggire dalle loro case a causa della guerra.