Le truppe russe hanno sparato contro un veicolo di evacuazione che si stava muovendo nella zona dello stabilimento Azovstal di Mariupol. Lo ha riferito il battaglione Azov, denunciando l’ennesima violazione del cessate il fuoco. “Una macchina si stava dirigendo verso i civili per evacuarli dall’impianto. A seguito degli spari, un combattente è stato ucciso e sei sono rimasti feriti”, ha scritto il battaglione su Telegram, sottolineando che la parte russa continua a violare tutti gli accordi e non aderisce alle garanzie di sicurezza durante l’evacuazione dei civili. – continua sotto –
“La situazione nell’acciaieria adesso è critica, è critica da tempo e adesso sta peggiorando” ha detto alla Bbc uno dei combattenti ucraini assediati da settimane in Azovstal, raccontando che “per due giorni le truppe russe hanno assaltato attivamente l’impianto, respingendo i difensori con il supporto dell’aviazione, dell’artiglieria e delle armi pesanti. Ci sono state perdite e altre persone sono state ferite, non siamo stati in grado di portare via i feriti”.
Mykhailo Vershynin ha poi ricordato che “ci sono ancora molti civili nei rifugi dell’impianto”. “Di recente – ha denunciato ancora – dopo un bombardamento pesante di Azovstal, due civili sono stati uccisi e penso dieci feriti. Adesso non abbiamo informazioni su quanti civili siano stati uccisi perché non possiamo uscire e andare nei bunker dove si trovano anche loro”.
Andrii Yermak, capo dell’ufficio presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha scritto su Telegram che “sono stati portati via dall’acciaieria Azovstal e da Mariupol quasi 500 altri civili”. L’impianto dell’Azovstal è nuovamente sotto attacco russo. Sui social vengono diffuse diverse immagini di lunghe colonne di fumo che si alzano dall’acciaieria della città portuale nel sud dell’Ucraina a causa di esplosioni e bombardamenti. – continua sotto –
Kiev intanto denuncia bombardamenti delle forze russe nella notte contro due distretti della regione di Dnipropetrovsk. “Notte senza tregua. Gli occupanti russi hanno bombardato i distretti di Kryvyi Rih e Synelnykove – ha denunciato via Telegram il governatore Valentyn Reznichenko, secondo quanto riporta Ukrinform -. Le comunità di Zelenodolsk e Shyroke sono state colpite con i Grad”. Non vengono segnalate vittime.
“Ieri sera i russi intendevano colpire lo stabilimento chimico. Però hanno colpito la stazione di servizio e la strada ferroviaria dello stabilimento di Severodonetsk. Si sono incendiati i binari e l’erba su un terreno di 400 m quadrati” ha scritto su Telegram Serhii Haidai, governatore della regione di Luhansk, precisando che “vicino c’erano delle cisterne con varie sostanze chimiche. Per fortuna i vigili di fuoco sono riusciti ad estinguere l’incendio”.
“Inoltre – ha aggiunto – i russi stanno attaccando in maniera più massiccia le zone residenziali. A Severodonetsk sono stati danneggiati 12 grattacieli, una stazione elettrica, vari negozi. Ci sono stati due morti. Tantissimi danni a Rubizhne, Lysychansk, Novodruzhevsk, Orihove, Hirske e Popasna”. – continua sotto –
Le forze armate russe hanno intanto colpito e distrutto un deposito di munizioni dell’esercito ucraino a Kramatorsk, nell’Ucraina orientale. Lo ha comunicato il ministero della Difesa di Mosca parlando di un attacco missilistico e rivendicando l’abbattimento di due aerei da guerra ucraini, un Su-25 e un MiG-29, nella regione orientale di Luhansk.
La nave da guerra russa ‘Admiral Makarov’ è in fiamme nel Mar Nero, vicino all’isola di Zmiiny al largo della costa di Odessa. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev spiegando che sono in corso operazioni di soccorso con l’utilizzo di numerosi aerei e imbarcazioni. A essere colpita è la fregata più moderna della flotta dell’Ammiraglio Grigorovich, la nave da guerra più importante della flotta russa del Mar Nero dopo la Moskva.