Geolier, artista rap multiplatino, ha presentato la collezione F/W 2022-2023 del suo brand GTWO al Salone Margherita, luogo storico e prestigioso della città di Napoli, con una sfilata show curata nella direzione artistica da Alessio Menna. – continua sotto –
La nascita del brand, con il ceo e Founder Gaetano Palumbo (fratello di Geolier) e il creative director Raffaele Morlando e la scelta della location confermano che l’hip hop è un mondo in cui ci sono musica, arte, creatività e un modo di vestire che riflettono uno stile di vita ben preciso, nel rispetto del movimento artistico e culturale nato nel quartiere newyorkese del Bronx a partire dagli anni settanta del XX secolo.
«GTWO è un nuovo passo in un cammino che ho iniziato in questa mia vita artistica e, come ogni passo, l’ho compiuto insieme alla famiglia – racconta Geolier –. La mia famiglia è sangue, come Gaetano, mio fratello, il primo a credere in questo progetto e a volerlo, ma è anche un legame forte con chi mi è vicino da sempre nella costruzione della mia carriera e sono tutti fratelli di vita. GTWO è un racconto. Per quelli che come me, come noi, nascono in periferia niente è facile ma, al tempo stesso, niente è impossibile! Ci vuole amore, passione, impegno e le cose accadono, soprattutto quando le fai con rispetto e professionalità. Siamo tutti molto giovani. GTWO avrà lunga vita non solo per il modo in cui nasce ma anche perché vuole rendere più forte il legame tra me e i ragazzi e le ragazze che mi ascoltano, che sono parte fondamentale del mio successo e che da oggi possono anche indossare la mia stessa giubba college, i miei stessi pantaloni. Possono essere sempre più parte della mia vita, che è meravigliosa anche grazie a loro».
In questo nuovo progetto c’è tanto di Gaetano Palumbo. «L’idea di partenza è stata quella di voler creare un nuovo concetto dì streetwear capace di affascinare e conquistare chiunque – racconta Gaetano –. Uno streetwear che racconta una storia e che, proprio come il rap, dice la verità. Non è un’operazione commerciale e speculativa, non è questo il senso di GTWO. Mi piace pensare di dar vita a una rivoluzione e di diffondere un’immagine che crei amozioni. Emozioni vere, pure e forti, come quelle che stiamo provando noi della squadra GTWO, un progetto impegnativo ma vincente. È solo l’inizio di una nuova storia». – continua sotto –
A disegnare la collezione, il creative director GTWO Raffaele Morlando, che ha proposto pantaloni tuta e pantaloni cargo, giubbe modello college americano, shirt manica lunga e corta, polo, felpe con e senza cappuccio, a cui, con scritte e disegni, ha affidato tanti messaggi. Ci sono graffiti colorati, c’è l’icona di un uomo con la mascherina, per non dimenticare l’epoca Covid, e c’è la maschera da saldatore che lega il presente e il futuro di Geolier, ormai artista che scala le vette della classifiche nazionali, colleziona oro e platino e si afferma tra i rap più forti della scena, al suo passato da saldatore con la maschera che compare sui capi disegnati. Spazio anche alla pelle con trench, camice, pantaloni e guanti.
«Il valore di GTWO è profondamente radicato nell’unione tra la cultura di strada e i valori della moda – racconta Raffaele Morlando –. L’obiettivo è quello di trasmettere a chi parte da zero che la strada è il più grande trampolino di lancio per il successo. GTWO è un senso di appartenenza più che un brand di abbigliamento, rappresentiamo il riscatto per chi viene dal niente. La collezione F/W 2022-2023 ripercorre l’inizio della storia di Geolier: in fabbrica, sui banchi da lavoro, dove una mano di Emanuele era ricoperta dai calli della fatica, mentre l’altra era destinata a riscrivere la storia. I codici di abiti streetwear sono rivisitati e ricercati nel linguaggio visivo contemporaneo di GTWO, attingendo al concetto di immaginazione e creatività come la più pura forma di evasione, enfatizzando l’emblematico stile di riscatto idilliaco che si intreccia in armonia con la mia vision».
La regia della sfilata è stata affidata a Massimiliano Costabile; l’organizzazione dell’evento, a Giuseppe Ferrara, Stefano Margarita, Danilo Ruggiano e Raffaele Verde. I modelli sono stati truccati dallo staff della make up artist Ortensia Tropeano. IN ALTO IL VIDEO