Sono scattati gli arresti domiciliari per Pamela Andress, la trans 52enne di origini brasiliane, residente a Giugliano (Napoli), indagata per morte come conseguenza di altro delitto ed esercizio abusivo della professione sanitaria (oltre a omissione di soccorso) dopo il decesso della 35enne Samantha Migliore a causa di una iniezione al seno. – continua sotto –
A dare esecuzione alla misura sono stati i carabinieri di Sassuolo, su input del gip di Modena, dopo la richiesta della procura emiliana. Il gip ha ritenuto “sussistente” il pericolo di recidiva da parte di Pamela Andress “anche sulla scorta dell’acquisizione di una recente dichiarazione resa da un’altra donna che, alcuni anni prima, si era rivolta” alla 52enne per un trattamento estetico con “gravissime conseguenze di cui ancora adesso è portatrice”.
Andress, spiega il procuratore capo di Modena Luca Masini in una nota, è gravemente indagata per la morte della 35enne, avvenuta all’ospedale di Baggiovara il 21 aprile scorso, a seguito di un trattamento di chirurgia estetica eseguito il giorno stesso nell’abitazione della vittima, a Maranello, in provincia di Modena.
L’accertamento autoptico eseguito dal consulente della procura, spiega ancora il comunicato, ha individuato la causa del decesso di Samantha Migliore in una embolia attivata dalla iniezione nel seno destro della donna di un fluido semioleoso, tipo silicone. Il consulente tecnico ha individuato nel corso dell’autopsia all’interno della zona trattata circa 300 centimetri cubi del fluido semioleoso che sarà oggetto di una specifica indagine analitica. – continua sotto –
Originaria di Napoli, Samantha si era trasferita da sola a Maranello 12 anni fa. Da allora non aveva mai lasciato la provincia di Modena, lavorando come addetta alle pulizie. Nel 2020 era sopravvissuta all’aggressione dell’ex compagno che le aveva sparato con una pistola calibro 6,35. Al rientro dal lavoro, la donna aveva trovato sul tavolo di casa alcune rose rosse regalate dall’ex compagno, con il quale continuava a condividere l’appartamento per questioni economiche. Lui le aveva chiesto di riprendere la loro relazione ormai finita. Al suo rifiuto l’uomo sparava, colpendola alla testa, e subito dopo si presentava in caserma per confessare il delitto.
Dopo la condanna in Appello dell’ex compagno 48enne, avvenuta di recente, la donna avrebbe dovuto cominciare una nuova vita. Era, infatti, convolata a nozze lo scorso marzo con Antonio Bevilacqua, il quale avrebbe voluto crescere i cinque figli di lei, ma non è stato possibile ottenerne l’affidamento dal momento che otto mesi di convivenza erano ritenuti troppo pochi dalle autorità. Antonio ha ora deciso di lasciare la città in cui viveva per tornare in Germania a lavorare: “Ma – ha detto – non lascio Samantha, che resterà sempre con me. AI ragazzi dico: vi amo, e per voi ci sarò sempre”.