Il presidente russo Vladimir Putin si sta preparando ad un “conflitto prolungato” in Ucraina, con il rischio che adotti “misure drastiche” e “imprevedibili”. Le previsioni sono di Avril Haines, capo del direttorato nazionale dell’intelligence americana, intervenuta oggi davanti alla commissione difesa del Senato. Dato che “sia Russia che Ucraina ritengono di poter continuare a fare progressi militarmente, non vediamo una via di negoziato attuabile, almeno a breve termine“, ha affermato Haines, in dichiarazioni riprese dal Guardian. – continua sotto –
“Riteniamo che Putin si prepari ad un conflitto prolungato in Ucraina, durante il quale intende sempre raggiungere obiettivi oltre il Donbass. Pensiamo che gli obiettivi strategici di Putin non siano probabilmente cambiati, che la decisione di riposizionare le forze russe nel Donbass sia solo un cambiamento temporaneo”, ha detto Haines. Gli obiettivi russi a breve, ha spiegato, sono la cattura degli oblast di Donetsk, Luhansk e Kherson e poi estendersi fino alla Transnistria per controllare tutta la costa ucraina sul mar Nero.
Le incertezze di quella che sta diventando “una guerra di attrito”, così come la discrepanza fra le ambizioni di Putin e le sue capacità militari, rischiano di portare verso una “potenziale traiettoria di escalation”, avverte Haines. Putin potrebbe ricorre a “mezzi drastici come imporre la legge marziale, riorientare la produzione industriale o azioni militari con un potenziale di escalation”.
L’intelligence americana ritiene inoltre che il presidente russo Vladimir Putin continuerà a minacciare il ricorso ad armi nucleari, ma che “probabilmente ne autorizzerà l’uso solo se percepirà una minaccia esistenziale alla Russia o il suo regime”, ha detto ancora Haines. – continua sotto –
“Crediamo che Mosca continuerà a far uso della retorica nucleare come deterrenza contro gli Stati Uniti e l’Occidente”, prevede Haines. E se Putin penserà che gli Stati uniti “ignorano le sue minacce”, potrebbe autorizzare “grandi esercitazioni nucleari” con “missili intercontinentali mobili, bombardieri pesanti e sottomarini strategici”.
“Rimarremo vigili e monitoreremo ogni aspetto delle forze nucleari strategiche russe – promette Haines – con tensioni così alte, c’è sempre un potenziale per errori di valutazione, escalation non volute, che speriamo di poter ridurre grazie all’azione dell’intelligence”.