Secondo le statistiche in Italia ogni anno si legge meno, pochi i libri venduti perché cresce sempre più il numero di chi legge solo social o pubblicazioni utilizzando internet e questo va a discapito della cultura. Nella Repubblica Dominicana non è così come dimostra il successo di pubblico presente alla ventiquattresima edizione della Fiera Internazionale del Libro. – continua sotto –
Una festa sponsorizzata dal Ministero della Cultura che dal 23 aprile al 2 maggio ha portato centinaia forse migliaia di visitatori. E quando si parla di cultura non ci si riferisce solo a quella che possono trovare i giovani e meno giovani leggendo libri, ma anche nelle testimonianze della storia di questa Repubblica dove approdò Cristoforo Colombo dopo aver toccato prima le coste della Colombia che venne chiamata così proprio in onore del navigatore genovese che credeva di raggiungere le Indie. Cosicché Cartagena, una delle città della Colombia, ha il nome di Cartagena delle Indie.
Tornando alla festa del libro, va detto che offre non solo ai turisti ma soprattutto agli abitanti delle tante regioni della Repubblica Dominicana l’opportunità per scegliere un libro e ammirare quello che resta della storia del primo paese delle Americhe come la fortezza di Santo Domingo che difendeva la città agli attacchi degli invasori. Una struttura visitabile, presente nella zona coloniale che è quella in cui fu edificato il primo centro abitato, dove tra le tante testimonianze storiche della Repubblica che offre è presenta la casa in cui ha abitato Diego Colombo, figlio di Cristoforo, che fu governatore dell’isola Hispañiola, dove è la Repubblica Domenicana, e la casa in cui ha vissuto il navigatore genovese nei momenti di riposo fra una traversata e l’altra. IN ALTO IL VIDEO