Aversa (Caserta) – La maggioranza arcobaleno aversana guidata dal sindaco Alfonso Golia si ricompatta e vota, con la maggioranza minima di 13 consiglieri richiesta, la variazione delle tariffe Imu, Irpef addizionale comunale e Tari per il 2022 in vista dell’approvazione del bilancio preventivo che doveva essere approvato entro il 31 maggio, ma che, ad oggi, non è giunto nemmeno in commissione e in giunta. – continua sotto –
Se vi sono buone notizie per la, risicata, tenuta della coalizione, non altrettanto si può dire per gli aversani che saranno costretti a pagare un ulteriore aumento, dopo quelli degli anni precedenti, relativamente alla Tari, la tassa per lo smaltimento rifiuti. Un aumento che, assenti le due assessore di competenza, Francesca Sagliocco per il Bilancio e Elena Caterino per l’Igiene urbana, viene giustificato dal sindaco per l’aumento dei costi di sversamento. Un’affermazione che ha provocato la reazione di tutta l’opposizione, in particolare di Alfonso Oliva, Gianluca Golia, Luigi dello Vicario ed Eugenia d’Angelo che hanno sottolineato che gli aumenti sono dovuti soprattutto all’incapacità di gestione ed hanno sottolineato la carenza di servizi nel settore offerti ai cittadini a fronte degli aumenti. La polemica ha riguardato anche il deposito che la Tekra ha nell’ex area Pip dove avviene il passaggio per gli autocompattatori, mentre da due anni non si riesce a riaprire le isole ecologiche al di là di chi sia la competenza a rimetterle in sesto.
Una seduta che, al di là degli argomenti in discussione, ha avuto al centro soprattutto il momento politico che la città normanna sta vivendo con le continue fibrillazioni in seno alla coalizione di maggioranza. Non a caso, da registrare l’intervento di Clotilde Criscuolo, assente sia in occasione della seduta del 30 che in quella del 31 maggio. «In merito alla mia assenza al Consiglio per l’approvazione delle tariffe – ha detto Criscuolo – volevo sottolineare che, purtroppo, questo succede a causa della mancanza di organizzazione che accompagna il modus operandi di questa amministrazione». «Nessuno ci ha avvisati per tempo – ha sottolineato la consigliera – dell’imminenza di questo consiglio e, a chi mi risponde che certe scadenze dovrebbero essere note, vorrei ricordare che nessuna scadenza finora è stata mai rispettata. Le tariffe vanno approvate entro il 31 maggio ma non se n’è mai parlato. Quello che mi sembra strano è che anche il sindaco fosse assente, credo che almeno lui avrebbe dovuto saperlo visto che il consiglio è stato convocato d’urgenza senza alcuna riunione preventiva». «Se si va in cerca di un capro espiatorio non lo troveranno certamente in Grecia», ha concluso Criscuolo, facendo riferimento al fatto che il sindaco era nella penisola ellenica mentre doveva essere tenuto il consiglio.