Comunali, in Campania bis per uscenti: bene Pd-M5S a Nola e Sant’Antimo

di Redazione

Pioggia di riconferme in Campania, dove domenica 12 giugno si è votato per le elezioni amministrative in 89 Comuni, dodici dei quali con una popolazione superiore ai 15mila abitanti. I sindaci ricandidati fanno incetta di voti e vincono al primo turno. – continua sotto –  

È il caso di Ischia, dove Enzo Ferrandino di centrosinistra conquista il 93,71% delle preferenze. Un en plein con 16 scranni del Consiglio comunale su 16 occupati dalla maggioranza. Discorso analogo a Portici. Nella cittadina vesuviana il dem Enzo Cuomo centra l’obiettivo del quarto mandato non consecutivo da sindaco. L’81,74% dei voti ottenuti gli garantisce l’elezione di 22 consiglieri comunali su 24.

A Somma Vesuviana Salvatore Di Sarno viene riconfermato con il 68,36% delle preferenze. Esperienza bis da sindaco anche per Antonio Somma a Mercato San Severino (Salerno), rieletto con il 62,31% dei consensi. Anche dove i primi cittadini uscenti non erano ricandidati, a vincere sono i nomi espressione delle esperienze di governo appena concluse. Ad Acerra Tito D’Errico, vicino all’ex sindaco Raffaele Lettieri, passa con il 58,06% dei voti, superando il candidato di Pd e M5s Andrea Piatto, fermo al 37,04%.

A Nocera Inferiore (Salerno) il candidato espressione dell’amministrazione uscente, Paolo De Maio, vince al primo turno con il 53,37% delle preferenze. Ad Agropoli (Salerno) il neosindaco Roberto Multipassi, prima di arrivare a rompere con l’ex primo cittadino, è stato assessore della precedente giunta guidata da Adamo Coppola. Vince con il 53,01% dei voti. A Mondragone (Caserta) il nuovo primo cittadino è Francesco Lavanga (eletto con il 51,76% dei voti al primo turno), vicesindaco uscente. – continua sotto –  

Le novità più importanti sono Nola e Sant’Antimo, comuni della provincia di Napoli guidati da commissari prefettizi. A Nola lo scioglimento è stato determinato dalla sfiducia della maggioranza all’ex sindaco Gaetano Minieri, mentre a Sant’Antimo il provvedimento è stato deciso per infiltrazioni camorristiche. In entrambi i Comuni i cittadini hanno premiato il tandem Pd-M5s con Carlo Buonauro, vincitore a Nola con il 52,78% dei voti, e Massimo Buonanno, eletto al primo turno con il 53,12% delle preferenze.

Sarà ballottaggio a Pozzuoli (Napoli) tra Paolo Ismeno e Luigi Manzoni, entrambi espressione del centrosinistra che ha governato per dieci anni con Vincenzo Figliolia (al secondo mandato consecutivo, quindi non ricandidabile), e a Capua (Caserta) per la successione al commissario prefettizio che ha preso il posto del sindaco sfiduciato Luca Branco. La sfida è tra il candidato di Pd e Movimento 5 Stelle Adolfo Villani e un civico, Fernando Brogna.

Non pervenuto il centrodestra. Forza Italia e Lega hanno rinunciato a presentare i simboli di partito (ad eccezione di Mondragone, dove il candidato sostenuto solo da FI si è classificato quarto con il 6,81% dei consensi), lasciando a Fratelli d’Italia tante corse in solitaria. A Portici il candidato di FdI Mauro Mori ha raccolto solo il 4,28% dei consensi, poco più di mille voti, dato che lo tiene fuori dal Consiglio comunale. Ad Acerra Vincenzo Crimaldi (FdI e due civiche) si è fermato al 4.90% e ad Agropoli Elvira Serra (Fratelli d’Italia e tre civiche) al 9,37%.

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