Conte: “Draghi ha chiesto Grillo di rimuovermi? Sconcertante”. Ma il premier lo chiama: “Avviato chiarimento, governo non rischia”

di Redazione

Giuseppe Conte interviene a proposito delle parole, riportate da Beppe Grillo, di un Draghi che lo vorrebbe fuori dalla guida del Movimento 5 Stelle. “Trovo semplicemente grave, che un premier tecnico, che ha avuto da noi sin dall’inizio l’investitura per formare un governo di unità nazionale, si intrometta nella vita di forze politiche che lo sostengono peraltro”, dice l’ex premier. – continua sotto –

“Grillo mi aveva riferito di queste telefonate, noi siamo una comunità e lavoriamo insieme, quindi ero stato informato” spiega Conte, che sottolinea: “Vorrei ricordare che noi sin qui abbiamo sempre sostenuto il governo con lealtà e correttezza, non nascondendo i passaggi difficili che ci procurano sofferenza. Sono rimasto sconcertato sinceramente”.

Grillo: Errori fatti in buona fede “Abbiamo commesso degli errori ma li abbiamo fatti in buona fede, forse per ingenuità, non dobbiamo vergognarci di nulla… “. Lo avrebbe detto Beppe Grillo nel corso di una delle riunioni di stamattina con i senatori del movimento. Il garante pentastellato nel pomeriggio vedrà i membri Cinque Stelle del governo, a quanto apprende l’Adnkronos, alle 16.30 all’Hotel Forum. Previsto anche un incontro con Giuseppe Conte, per sciogliere il nodo del doppio mandato, della candidatura di Giancarlo Cancelleri in Sicilia e per discutere della permanenza nel governo. E sempre a quanto si apprende c’è stata una lunga telefonata, questa mattina, tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, arrivato con oltre un’ora di ritardo in Senato, dove era atteso alle 9, proprio perché impegnato con il presidente del Movimento.

Draghi: “Ho parlato con Conte, il governo non rischia” – “Ci siamo parlati con Conte poco fa, lo avevo cercato stamattina, mi ha richiamato lui, abbiamo iniziato a chiarirci, ci risentiamo domani per vederci al più presto”. Così Mario Draghi, a margine dei lavori del summit Nato a Madrid. A chi gli domanda se il governo rischi dopo questo ‘incidente’ con il leader del M5S, risponde secco: “No, il governo non rischia”.

La rivelazione di De Masi – A scatenare la polemica sono state le frasi di Domenico De Masi, riportate dal Fatto Quotidiano. Il sociologo ha riportato stralci della conversazione che ha avuto con Grillo. “Grillo mi ha raccontato che Mario Draghi gli ha chiesto di rimuovere Giuseppe Conte”, ha detto De Masi. “Mi ha detto che ha rapporti frequenti con Draghi”, ha aggiunto, “cosa che ha raccontato anche ai deputati delle commissioni, mi risulta. Mi ha spiegato che il premier gli manda messaggi sulle cose da fare, sui provvedimenti da approvare, insomma sul rapporto da tenere con il governo”. Il sociologo ha anche detto che il comico è soddisfatto del rapporto con il presidente del Consiglio e anche per questo, per il momento, non vuole fare strappi: “Gli ho posto il tema, e lui mi ha risposto: ‘Finora Draghi mi ha dato tutto quello che gli ho chiesto sul piano politico da quando siamo al governo’. E ha aggiunto: ‘Io e il premier ci capiamo, siamo tutti e due dei nonni’”.

Conte: “Vogliono distruggere il Movimento” – Conte ha anche denunciato di essere “attaccato quotidianamente per distruggere il Movimento”. “È sotto gli occhi di tutti”, ha aggiunto, “io personalmente e il Movimento siamo sotto attacco, perché alcune posizioni non rientrano nel pensiero diffuso, dominante. Qui sono in gioco i valori della democrazia. Le forze politiche sono il pilastro delle nostre istituzioni democratiche. Sbaglierebbe qualcuno che può godere o sghignazzare di questi passaggi”. E poi, rivolgendosi agli iscritti M5s, ha aggiunto: “Lo voglio dire non tanto all’esterno ma all’interno, dal primo agli ultimi dei nostri iscritti. E sapete che ultimamente le iscrizioni sono aumentate a dismisura rispetto ai trend tradizionali. Sappiate, cari iscritti, che la nostra forza morale, la nostra integrità, convinzione nella nostre idee è più forte di tutto. Siamo qui non per delle poltrone, ma per difendere i bisogni degli italiani, in particolare di quelli che non hanno voce, che non votano tradizionalmente. Ecco, questa forza non ce la toglie nessuno”.

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