Fotografie che sembrano quadri dipinti da Velasquez, ma anche scatti in bianco e nero del disparato pubblico della corrida. E un docufilm su Eva Bianchini, la donna torero italiana che nella Plaza de Toros sfidò i tori e un mondo normalmente declinato al maschile. – continua sotto –
Sono questi gli ingredienti di “Tauromaquias / Tauromachie. Sguardi contemporanei su un mito mediterraneo ancestrale”, la mostra allestita nella Galleria di “Foqus” – Fondazione Quartieri Spagnoli di Napoli, in collaborazione con l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia. Dopo l’inaugurazione, avvenuta lo scorso 24 giugno, le opere saranno visibili, gratuitamente, fino al 30 ottobre nello spazio di via Portacarrese a Montecalvario 69. Per info: www.foqusnapoli.it/tauromachias
Con “Tauromaquias 2.0”, curata da Iris Martín-Peralta, già curatrice dell’evento “Divini Quartieri Spagnoli”, il fotografo spagnolo Aitor Lara e l’italiano Gianmaria De Luca condividono insieme alla regista Elettra Pierantoni una riflessione contemporanea su questo ancestrale mito mediterraneo.
La tauromachia ha 3000 anni di storia, e sin da quei tempi antichi si è riflessa con molteplici espressioni nelle culture mediterranee fino a raggiungere la sua forma attuale. Oggi la corrida fa sentire la sua voce all’interno di una società contemporanea piena di contrasti e pone interrogativi alla tradizione mostrando le sue contraddizioni e il suo difficile adattamento nel mondo in cui viviamo. Per alcuni genera cultura e significato, per altri mette in discussione i paradigmi della condizione umana in quanto evento in cui il toro viene ucciso in uno spettacolo pubblico. IN ALTO IL VIDEO