Si è conclusa sabato 4 giugno la dodicesima edizione del Premio Cerruglio, il concorso letterario nazionale di saggistica d’attualità organizzato dall’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo (Unuci) e che ha visto anche quest’anno la partecipazione di autori di grande fama e di Case Editrici di importanza nazionale. – continua sotto –
Tanta era l’attesa per la fase conclusiva di questo premio letterario divenuto in pochi anni di rilevanza nazionale, nella consueta location della Sala Portoghesi nello storico stabilimento Tettuccio di Montecatini. Al termine della giornata il presidente della giuria, generale Vincenzo Camporini, ha consegnato il Premio ad Anna Zafesova, vincitrice con il suo saggio “Navalny contro Putin” edito da Paesi Edizioni.
Secondo l’autrice, l’inizio della fine della Russia di Putin comincia il 20 agosto 2020, quando Alexey Navalny sviene su un aereo che lo sta riportando a Mosca da un tour elettorale in Siberia. È stato avvelenato da un agente nervino uscito dai laboratori militari sovietici, il Novichok. Ma sopravvive, e questo cambia tutto. Putin e Navalny sono così i due protagonisti di uno scontro politico – ma anche una battaglia culturale e un conflitto generazionale – che trent’anni dopo la fine dell’Urss torna a riproporre i dilemmi che il conservatorismo post-traumatico di Putin sembrava aver ormai rimosso: la libertà, la democrazia, la prospettiva di una Russia che sogna un futuro europeo, invece di un passato che oggi rende Mosca il faro dei reazionari e dei sovranisti di tutto il mondo.
Oltre alla Zafesova, anche gli autori degli altri titoli finalisti sono stati presentati al pubblico dal giornalista Valter Cassar, presentatore storico della manifestazione culturale. L’appuntamento è al prossimo anno con la tredicesima edizione di questo Premio di saggistica d’attualità, sempre nella splendida location dello Stabilimento Tettuccio di Montecatini Terme.