I carabinieri forestali di Montesarchio hanno tratto in arresto, lo scorso 2 giugno, due persone nel Comune di San Leucio del Sannio (Benevento), un 64enne ed un 40enne, entrambi del posto, intenti ad estrarre, senza autorizzazione ingenti quantitativi di inerti fluviali dal letto del fiume “Sabato” in pieno Demanio idrico fluviale dello Stato, sottoposto a vincolo paesaggistico. – continua sotto –
I due, con l’impiego di una macchina escavatrice ed un autocarro di grosse dimensioni, effettuavano furtivamente il prelievo ed il trasporto del materiale presso un sito industriale operante nel settore della frantumazione di inerti. Entrambi operavano attraverso la movimentazione di notevole quantità di materiale inerenti, certi di non essere scoperti poiché l’alveo fluviale, in quel tratto, risulta essere incassato rispetto al piano di campagna di circa 10 metri e circondato da una folta vegetazione ripariale.
Gli automezzi, infatti, percorrevano una strada sterrata occultata alla vista di eventuali controlli, realizzata proprio nell’alveolo fluviale. La condotta illegale, tuttavia, non è sfuggita ai militari che con l’ausilio del drone in dotazione sono riusciti a documentarne la condotta nonché l’entità del materiale estratto. Nel raggiungere il sito, i forestali hanno avuto modo di documentare l’estrazione di oltre 60 tonnellate di materiale fino all’irruzione avvenuta scendendo nel letto del fiume, grazie all’impiego dei veicoli fuoristrada in uso alla Stazione.
Oltre ai due tratti in arresto, veniva denunciato in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Benevento, anche l’amministratore unico della ditta proprietaria dei mezzi impiegati, poiché l’impianto è specializzato nel settore della frantumazione, cernita e vendita di materiali inerti tra cui anche quelli di origine naturale. – continua sotto –
Dalle prime indagini è emerso che gli arrestati sono risultati essere dipendenti dell’azienda destinataria del materiale appena escavato: dunque i militari sottoponevano anche a sequestro gli automezzi impiegati (una macchina escavatrice ed un autocarro pesante da cava), il materiale trafugato stimato in circa 60 tonnellate e l’area oggetto di escavazione furtiva ubicata nell’alveolo fluviale. IN ALTO IL VIDEO