“Abbiamo lasciato Severodonetsk. Su quella parte del fronte, in cui mi trovavo io, durante la ritirata siamo stati attaccati ma per fortuna senza vittime. Dispiace doversi ritirare ma è una decisione presa da tempo. I militari ucraini hanno combattuto con onore in condizioni particolarmente difficili”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook Yurii Butusov, corrispondente militare. – continua sotto –
All’esercito ucraino è stato ordinato di ritirarsi da Severodonetsk in posizioni più fortificate, ha dichiarato stamane Serhiy Haidai, capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, secondo quanto riportato dall’agenzia ucraina Interfax.
“Ora la situazione in cui le truppe si trovano – ha detto Haidai a Freedom TV – in posizioni disgregate da molti mesi, solo per essere lì, non ha senso. Il numero di morti nei territori non fortificati può aumentare ogni giorno. A Severodonetsk hanno già ricevuto l’ordine di ritirarsi in nuove posizioni fortificate e di combattere dalle nuove posizioni”.
Ammonterebbero intanto a 34.530 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. – continua sotto –
Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 34.530 uomini, 1507 carri armati, 3637 mezzi corazzati, 759 sistemi d’artiglieria, 241 lanciarazzi multipli, 99 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 216 aerei, 183 elicotteri, 2553 autoveicoli, 14 unità navali e 622 droni.