Aversa (Caserta) – “Dica la verità sulle finanze comunali”. È l’invito rivolto al sindaco Alfonso Golia dagli esponenti della precedente amministrazione di centrodestra targata De Cristofaro: Michele Galluccio, Rosario Capasso, Renato Oliva, Raffaele De Gaetano, Francesco Virgilio, Augusto Bisceglia e Alfonso Oliva, quest’ultimo consigliere di opposizione in carica. A seguire riportiamo la loro nota. – continua sotto –
“La sua campagna elettorale è finita caro Sindaco. Leggiamo che la nostra cara città potrà disporre di liquidità, data la penuria di acqua in questi periodi. E ora cosa ci faremo con i 600mila euro di canoni riscossi e che le precedenti amministrazioni succedutesi nell’ultimo decennio (come Lei racconta) hanno dimenticato che esistessero?
Questi i racconti che Lei e l’assessore al Bilancio vorreste propinare ai cittadini ignari dei fatti veri. Caro Sindaco, anziché appuntarsi una medaglia che non Le spetta, perché non dice agli aversani che questi conti non derivano dal suo acume politico e dalla sua lungimiranza in tema di benessere finanziario e amministrativo della città, ma sono frutto della responsabilità politica e amministrativa proprio di quelle passate amministrazione che Lei, con estrema lucidità, critica ogni giorno.
Eh sì, Sindaco, racconti la verità, anche perché deve rendersi conto che il tempo dello ‘zaino rosso’ è ormai passato. Dica che se oggi riesce a vincere quasi tutte le cause per la riscossione dei canoni idrici è solo perché sia le amministrazioni che i dirigenti che l’hanno preceduto hanno di fatto posto in essere tutte le azioni necessarie per far sì che non andassero prescritte le bollette dell’acqua. – continua sotto –
Dica se oggi riesce a riscuotere a mezzo ruoli coattivi lo deve all’amministrazione De Cristofaro. L’unica amministrazione che ha avuto la volontà e il coraggio politico di dare mandato ai dirigenti, con delibera di giunta numero 300 del 2017, di procedere ad esternalizzare le entrate Imu, Tari, Tarsu, Tasi, violazione al Codice della strada, servizio idrico, fitti attivi, entrate, fiera settimanale, prevedendo altresì, con la stessa Direzione generale, che si ponessero in essere tutti gli atti conseguenziali. Questi ultimi scaturiti nell’assegnazione della riscossione coattiva dei tributi all’attuale gestore.
Ecco, Sindaco, è semplice. Occorre avere un po’ di onestà intellettuale per dire che i meriti non sono Suoi ma proprio di coloro che hanno amministrato prima di Lei.
A proposito Sindaco, non dimentichi di dire, piuttosto, a che punto sono gli incassi ordinari dei suoi anni di amministrazione sui canoni idrici, Tari, Imu e multe, e vedrà che è molto meno rispetto ai dieci anni di cui parla. E racconti ai cittadini che Lei ha negato il rateizzo post pignoramento. Ecco Sindaco, renda conto di ciò e non si prenda il merito di cose che non Le appartengono né politicamente che concretamente”.