Aversa (Caserta) – Ancora colpi di scena in seno al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord. Il Tar Campania ne conferma lo scioglimento, decretando l’andata a casa del nuovo consiglio, ma il presidente Francesco Castaldo annuncia già di voler proporre appello in Consiglio di Stato. – continua sotto –
A riportare sulla poltrona di commissario Fabio Benigni (nella foto), nominato dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, la prima sezione del tribunale amministrativo regionale, presieduta dal giudice Vincenzo Salamone, che ha respinto il ricorso dell’avvocato Castaldo, diventato presidente dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri (11 su 21). Dopo queste dimissioni di massa, sulla scorta di una nota del Consiglio Nazionale Forense, Cartabia decretò il commissariamento del consiglio dell’ordine aversano. Consiglio che, nel frattempo, aveva eletto presidente Castaldo. Da qui il ricorso di quest’ultimo contro il commissariamento con l’ottenimento della sospensiva del decreto di scioglimento disposto dal ministero.
Nodo della vicenda era se potessero essere considerate contestuali le dimissioni della maggioranza del Consiglio. Secondo i ricorrenti non lo erano e, quindi, si sarebbe potuto procedere alla sostituzione dei membri dimissionari con quelli non eletti, come, poi, avvenuto. Il Tar aveva sospeso il decreto di scioglimento e contestuale nomina del commissario Benigni, che avrebbe dovuto organizzare le nuove elezioni e amministrare l’ordine delle more.
Con l’ordinanza il Tar aveva anche chiesto al ministero di depositare la nota del Consiglio Nazionale Forense alla base dello scioglimento. Una richiesta a cui il Ministero, costituitosi in giudizio, ha adempiuto. E proprio questa nota avrebbe giocato per la conferma dello scioglimento. In essa, infatti, si legge che «dagli atti risulta come 11 Consiglieri su 21 del Coa di Napoli Nord abbiano rassegnato le proprie dimissioni, con ciò integrandosi la previsione normativa, secondo cui l’intero Consiglio decade se cessa dalla carica oltre la metà dei suoi componenti, e ritenuto altresì il conclamato e protratto mancato funzionamento regolare del Coa conseguente all’impossibilità di tenere sedute validamente costituite». – continua sotto –
Da parte loro, i giudici amministrativi hanno affermato: «Si erano dimessi 11 consiglieri su 21, venendo così a mancare il numero indefettibilmente richiesto di almeno metà dei componenti del Consiglio. Non può valere a evitare la decadenza del Consiglio la circostanza, su cui si appunta il ricorrente, dell’avvenuta presentazione delle ultime due dimissioni a seduta ormai iniziata del 20 luglio 2021, poiché in quella riunione non si è proceduto al subentro e, allorquando a tanto si è proceduto, nella seduta del 6 settembre 2021, il Consiglio dell’Ordine di Napoli Nord aveva oramai perduto la maggioranza dei suoi membri e non poteva funzionare».
Essendo, quindi, venuta meno la maggioranza «alla data ultima delle dimissioni del 20 luglio 2021 alcuna valida riunione del Consiglio poteva più tenersi». In relazione all’esito del giudizio davanti al Tar Campania, il presidente (ex) Castaldo ha commentato: «Preferisco non rilasciare dichiarazioni in attesa del provvedimento del Consiglio di Stato, perché a breve presenterò appello».