“Un giornalista che sapeva usare la televisione, un innovatore dell’informazione e dell’intrattenimento televisivo”. È il ricordo di Gianni Melilla, presidente emerito Consiglio Regionale dell’Abruzzo, a sei anni dalla scomparsa di Pasquale Pacilio, originario di Gricignano (Caserta), e storico direttore di Rete8, principale emittente televisiva privata dell’Abruzzo, spentosi il 29 luglio 2016, all’età di 67 anni. “È stato il più grande giornalista dell’emittenza televisiva abruzzese. Senza dubbio. Simpatico, capace, affabile, gentile: insomma una persona per bene che a distanza di anni si fa ricordare con affetto e gratitudine”, sottolinea Melilla. – continua sotto –
Nato a Gricignano di Aversa il 13 giugno del 1949, dall’unione tra Costantino Pacilio (prima falegname, poi impiegato amministrativo scolastico, deceduto nel giugno 1986) e Filomena D’Agostino (che per anni era stata titolare di un frequentato bar davanti alla chiesa di Sant’Andrea Apostolo, scomparsa nell’agosto del 2018 all’età di 94 anni), da cui nacquero successivamente i fratelli Linda e Gennaro, Pasquale Pacilio fu collaboratore de “Il Mattino”; poi, alla fine degli anni ‘70, il suo trasferimento in Abruzzo dove contribuì alla nascita e alla diffusione delle prime emittenti televisive private. Sposatosi con Giulia Della Gatta, con la quale avrebbe poi avuto tre figli, dapprima fu direttore di Telemare con cui diede un impulso decisivo alla crescita dell’informazione televisiva, consentendo ad una delle prime emittenti private pescaresi di diventare in breve tempo azienda leader in regione. Storiche le sue interviste, in quegli anni, a personaggi del mondo della politica e della cultura in generale, in particolare quella con l’allora ministro Remo Gaspari.
Ma Pacilio era anche uno straordinario anchorman, conducendo con sapienza, ed anche un pizzico d’ironia, le sue trasmissioni di politica e costume. Legato a filo doppio al noto editore Luigi Pierangeli, lo seguì fedelmente nell’evoluzione dell’azienda, passando da Telemare a Rete8, raggiungendo la leadership incontrastata nel panorama dell’informazione televisiva locale. Con la sua fine e tagliente ironia riusciva a gestire al meglio le interviste ai potenti di turno, che si trattasse di Gaspari o di Nenna D’Antonio, di Ricciuti o di Susi, di Sospiri o di D’Angelosante o, in ultimo, di D’Alfonso. Non c’era tribuna politica, elezione, dibattito che non vedeva in prima fila Pasquale Pacilio. Grande seguito avevano le sue trasmissioni, da “Sos” a “Il Fatto”, ma tra tutte la sua “8 Volante”.
Numerose le iniziative in suo onore sul territorio abruzzese, come quella del Co.Re.Com Abruzzo che, insieme alla Regione e con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti e dell’emittente Rete8, ha istituito il premio “Pasquale Pacilio” destinato a giovani studenti che abbiano redatto tesi di laurea in ambito giornalistico. In sua memoria anche il festival gastronomico “Brodetto dell’Adriatico” di San Vito Chietino. Una grave perdita per la sua redazione televisiva di Rete, che mai saprà colmare il vuoto lasciato dalla sua improvvisa scomparsa, e la redazione del sito web campano Pupia.tv, diretto dal nipote Antonio Taglialatela, il cui lavoro proseguirà sempre nel suo ricordo.