“O ci sono risposte vere, strutturali e importanti oppure nessuno può avere i nostri voti”. Lo ha dichiarato il leader del M5s Giuseppe Conte, dopo la decisione del Movimento di uscire dall’aula del Senato durante la votazione sul Dl Aiuti su cui il governo ha posto la fiducia. – continua sotto –
“Se noi prendiamo degli impegni con governo, Parlamento e cittadini e siamo coerenti, chi si può permettere di contestare questa linearità e questa coerenza?”, ha aggiunto. Anche Beppe Grillo sostiene la linea tracciata dall’ex premier: “Il M5s sta facendo il M5s”.
“Non chiediamo posti, nomine, nulla, ma chiediamo ovviamente di rispettare un programma definito all’inizio: transizione ecologica e urgenza della questione sociale che adesso è esplosa”, ha affermato ancora Conte.
“Si è creato un ricatto” – Il Movimento “ha dato sostegno a questo governo sin dall’inizio per la transizione ecologica e la giustizia sociale”, ha spiegato l’ex premier. “Questi sono i pilastri. Se poi si crea una forzatura e un ricatto per cui si mettono norme contro la transizione ecologica in un decreto che non c’entra nulla, voi capite che noi, per nessuna ragione al mondo, daremo voti per nuove trivellazioni, per costruire centrali a carbone, per costruire inceneritori. Non è nel nostro Dna”. – continua sotto –
Beppe Grillo si è mostrato quindi d’accordo con Conte sul non votare la fiducia al governo sul Dl Aiuti. Secondo fonti parlamentari, il fondatore del Movimento si sarebbe detto “contento di come i portavoce siano uniti e coesi” e “l’applauso durante l’assemblea degli eletti gli è piaciuto molto”. Secondo Girllo, “il Movimento 5 Stelle sta facendo il Movimento 5 Stelle”, nonostante molti deputati che vogliono restare al governo lo abbiano contattato nella speranza di fargli cambiare idea.