Governo, Draghi resta in carica solo per “affari correnti”. Su Pnrr garantite tutte le procedure

di Redazione

“Ci sarà ancora tempo per i saluti. Ora rimettiamoci al lavoro”. Così Mario Draghi ha accolto i suoi ministri nel cdm post dimissioni. Una frase che non è stata di sola circostanza perché l’esecutivo Mario Draghi prosegue per il “disbrigo degli affari correnti” fino alla nomina del nuovo governo. – continua sotto – 

“Siamo in una situazione di emergenza”, ha detto Mattarella nel discorso in cui ha sciolto le Camere ma allo stesso tempo ha autorizzato Draghi a proseguire il lavoro sui fronti più caldi: l’economia, il Pnrr, la guerra in Ucraina. Ma cosa significa il disbrigo degli affari correnti? Lo ha spiegato lo stesso Mario Draghi con un comunicato ufficiale.

Cosa può fare ancora il Governo Draghi – Il governo rimane impegnato nel disbrigo degli affari correnti, nell’attuazione delle leggi e delle determinazioni già assunte dal Parlamento e nell’adozione degli atti urgenti, compresi gli atti legislativi, regolamentari e amministrativi necessari per fronteggiare le emergenze nazionali, le emergenze derivanti dalla crisi internazionale e la situazione epidemiologica da Covid-19. Così inizia il comunicato diramato da Palazzo Chigi. A questi si aggiunge poi “l’attuazione legislativa, regolamentare e amministrativa del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e del piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc)”.  Il governo Draghi non esaminerà nuovi disegni di legge, “salvo quelli imposti da obblighi internazionali e comunitari, compresi quelli collegati all’attuazione del Pnrr e del Pnc”. Saranno licenziati i decreti legislativi, compresi quelli previsti dal Pnrr e dal Pnc.

Le nomine – Per quanto riguarda le nomine, il governo Draghi potrà procedere solo alle designazioni “strettamente necessarie perché vincolate nei tempi da leggi o regolamenti, ovvero derivanti da esigenze funzionali, non procrastinabili oltre i termini di soluzione della crisi, per assicurare pienezza e continuità all’azione amministrativa”. Ci sono anche tavoli finanziari importanti come la cessione di Ita o le reti di telecomunicazioni. In questo caso, fa sapere Palazzo Chigi, il “Ministero dell’economia e delle finanze eserciterà i diritti dell’azionista nelle società partecipate, previo assenso del Presidente del Consiglio”. – continua sotto – 

Relazioni internazionali – Le missioni all’estero dei componenti del Governo saranno subordinate ad autorizzazione della Presidenza del Consiglio. E’ garantita la partecipazione italiana, anche a livello governativo, alle riunioni per Commissioni a livello tecnico o preparatorie di riunioni obbligatorie, nonché alle riunioni a livello ministeriale e ai vertici, previsti in sede di Unione europea e di organizzazioni internazionali incluse Onu, Nato, Ocse, Osce, Ince, di Consiglio d’Europa e di G7 e G20. Saranno subordinate all’autorizzazione della Presidenza del Consiglio le missioni internazionali finalizzate a negoziati o alla firma di accordi internazionali anche correlati alla situazione di crisi internazionale e alle sue conseguenze.

I lavori del Parlamento – I rappresentanti del governo dovranno assicurare la partecipazione in Assemblea e nelle Commissioni, per l’esame di disegni di legge di conversione di decreti-legge e nelle altre occasioni in cui sarà richiesta dalle Camere. Le posizioni del Governo saranno preventivamente concordate con il Ministro per i rapporti con il Parlamento.

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