Le cooperative “La Forza del Silenzio” e “LFS Global Care”, associazioni che operano a Casal di Principe (Caserta) in immobili confiscati al boss dei Casalesi Francesco “Sandokan” Schiavone, e che assistono decine di ragazzi autistici, annunciano che entro il 20 luglio saranno costrette “a sospendere tutti i trattamenti in corso a causa del reiterato mancato pagamento da parte dell’Asl di Caserta e dei Comuni delle prestazioni già erogate”. – continua sotto –
In particolare, fanno sapere le due coop in una nota a firma del legale rappresentante Enzo Abate, “si troveranno senza intervento circa 60 ragazzi autistici, di età compresa tra i 5 e i 32 anni, e senza stipendio circa 60 operatori i quali, nonostante non abbiano ancora percepito la tredicesima mensilità relativa all’anno 2021, con abnegazione e senso del dovere hanno continuato a lavorare fino ad oggi. La Banca ci ha sempre sostenuti, ci siamo indebitati fino all’inverosimile pur vantando crediti spropositati nei riguardi di Comuni e ambiti territoriali di zona per circa 150.000 euro. Si tratta dei Comuni di Aversa, Sant’Antimo, Caivano, Frattaminore, Villa Literno, Casaluce, Lusciano e tanti altri che non pagano o hanno già dichiarato il dissesto finanziario. Il credito vantato con l’Asl è invece di 500mila euro, tutti già anticipati dalla banca”.
La coop la Forza del Silenzio, presieduta da Abate, padre di due ragazzi autistici, è ormai una realtà consolidata nella cura, assistenza e inclusione di persone affette da autismo, tanto che nei suoi laboratori di Casal di Principe sono stati realizzati nel 2021, dagli stessi ragazzi in cura, prodotti per la presidenza del Consiglio dei Ministri, tra mascherine anti-Covid, foulard, borracce.
Ma quel “miracolo” sembra lontano. Abate ricorda come “siano state poste in essere tutte le procedure previste dalla legge al fine di recuperare quanto ci spetta di diritto per prestazioni terapeutiche già erogate nei confronti dei nostri ragazzi. Il risultato è che ai titoli di credito dichiarati esecutivi dal Tribunale, l’Asl di Caserta, come per prassi già consolidata, ha fatto opposizione oltre i termini consentiti dalla legge pur di rallentare i pagamenti e non iscrivere debiti nell’attuale bilancio di esercizio”. – continua sotto –
La speranza di una soluzione positiva c’è ancora. “Confido – dice Abate – nel buon senso dell’uscente direttore generale dell’Asl di Caserta (Ferdinando Russo, ndr) e del neo direttore (Amedeo Blasotti) che si insedierà a giorni. Loro potrebbero risolvere in pochissimo tempo una situazione che, nel caso in cui si dovesse concretizzare, sarà una sconfitta per tutti, istituzioni comprese”.