Aversa, Di Santo: “Un centro di socializzazione per anziani nel bene confiscato”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Un centro diurno per la socializzazione degli anziani che possa servire anche alla trasmissione generazionale dei saperi tramandati dagli anziani ai minori. Il tutto nella cornice dei beni confiscati alla malavita organizzata. Un modo effettivamente sociale di utilizzare questi immobili realizzati grazie a profitti illeciti. Tanto più che ad Aversa non esistono punti di aggregazione pubblica, di socializzazione per gli appartenenti alla terza età. – continua sotto –

“Pochi giorni fa – ha esordito l’assessore con delega ai Servizi sociali, Luigi Di Santo (nella foto), annunciando l’idea – ho preparato una delibera per il soggiorno estivo per gli anziani che è stata portata in giunta e approvata. Cosa importante a cui mi sono dedicato, ma l’obiettivo a cui tengo di più è creare un centro di socializzazione per gli anziani su un nuovo bene confiscato perché è incredibile che una città importante come Aversa non abbia un centro di socializzazione per gli anziani”. Quando gli viene chiesto quale potrebbe essere l’immobile interessato tra i diversi a disposizione del comune di Aversa, Di Santo spiega: “L’idea sarebbe di utilizzarli tutti per coprire tutte le zone della città e confonderli con le altre iniziative presenti nel bene. Per esempio, nell’edificio di via Altavilla si potrebbero creare attività che coinvolgano anziani e minori, tipo trasmissione dei saperi”.

Insomma, una sorta di inserimento multiplo degli anziani nelle diverse attività sia in atto che da attivare negli oramai numerosi beni confiscati presenti nella città normanna.  Una scelta questa di valorizzare gli immobili sottratti alla malavita organizzata che rappresenta uno dei punti forti dell’amministrazione guidata dal sindaco Alfonso Golia.

Gli immobili confiscati alla malavita organizzata sono stati anche al centro dei campi estivi di Libera che si sono tenuti in città. A questo proposito è stato lo stesso Di Santo a ribadire: “Ancora una volta il mondo migliore del volontariato insieme alla nostra amministrazione ha vivificato un immobile confiscato e lo ha reso simbolo concreto di cambiamento. Accoglienza, partecipazione, cambiamento hanno trasformato l’immobile in movimento. L’idea di socializzare tutti i beni non deve indebolirsi. Per questo motivo a settembre il via al tavolo progettuale permanente tramite bando, strumento indispensabile per i prossimi anni, oltre questa amministrazione”. – continua sotto –

Dal punto di vista politico, da segnalare che sono in diversi ad aspirare alla poltrona dell’assessore Di Santo, soprattutto i giovani seguaci del sindaco, ma sarebbe proprio quest’ultimo ad aver ribadito la propria fiducia verso uno degli assessori più attivi del proprio esecutivo.

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