Aversa (Caserta) – Alla fattoria didattica “Passacantando” di Terni è terminata da qualche giorno il primo esempio di progetto nazionale sperimentale per caregiver così come prospettato nel progetto più ampio di convivenza sociale, creato dal medico aversano Luciano Gentile. – continua sotto –
Per circa una settimana, quattro famiglie con problematiche diverse, del tutto estranee tra di loro, hanno deciso di far parte di una sperimentazione che potrà essere di esempio per tutte le altre famiglie caregiver. Attraverso laboratori, uscite programmate (Spoleto, Narni, Cascate delle Marmore, Terni e altri luoghi) e vita vissuta (nuoto, canti, balli, letture), i ragazzi e le loro famiglie hanno provato a stare veramente lontani e autonomi tra di loro sia fisicamente che mentalmente.
Lo scopo finale era quello di osservare quanto sia importante riequilibrare e ridare ai famigliari caregiver un momento personale, lontano dalle tematiche di ogni giorno, e ai ragazzi l’impressione di poter vivere anche in ambienti non protetti ma pieni di libertà come può essere una vera fattoria. Pierpaolo, Francesca, i gemelli Luigi e Nicola e Daria hanno vissuto la loro esperienza autonoma coadiuvati dall’ impareggiabile bravura di tre specialisti napoletani: i dottori Pietro Maisto, Raffaella Faticato e Michele Esposito e dalla presenza di un’operatrice locale, Raffaella Fiocchi.
Nel frattempo, i famigliari dei cinque ragazzi, a cui vanno i complimenti per essersi sottoposti senza esitazioni ad un progetto sperimentale, godevano degli spazi e della pace della fattoria dell’ingegnere milanese Giancarlo Passacantando, della meravigliosa e prodiga cucina dello chef per passione Mauro Bozzola di Torino, e dei servigi e della locale piscina del dinamico Daniele, anche lui nello staff insieme a Damiano e a sua moglie Federica, addetti ai laboratori per grandi e piccini. – continua sotto –
Grande la soddisfazione del presidente degli “Amici di Puc”, Raffaella Vitiello di Portici, come di Francesca Mandato e Cinzia Oliva di un “Mondo blu Odv” di Aversa (Caserta), che hanno prospettato un ritorno al più presto con i loro associati. Entusiasti per l’evento anche i coniugi Luciano Gentile e Rosa Cristiano per aver portato a termine una parte del progetto a favore delle famiglie caregiver “che può avere – sottolineano – una risonanza anche nel nostro territorio con altre sperimentazioni del genere”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA
