Parete (Caserta) – Rette asilo nido comunale: 90 euro per i residenti e 150 per i non residenti. Il pagamento della retta mensile non include il servizio di refezione scolastica. Si avvia, così, il faticoso decollo dell’asilo nido comunale di Parete previsto per il 19 settembre prossimo. Già sono state approvate le graduatorie degli ammessi e degli esclusi alla prova colloquio per educatore professionale, educatore per l’infanzia e coordinatore che lavoreranno quest’anno nell’asilo. – continua sotto –
Graduatorie attese con speranza dai giovani disoccupati desiderosi di lavorare nella struttura di via Vicinale Vecchia, inaugurata recentemente, che accoglierà i bambini compresi tra i sei mesi e i tre anni di età. La selezione è stata dura soprattutto per il profilo di educatore per l’infanzia: su 99 candidati, ci sono stati numerosi non ammessi. Il profilo più richiesto è stato quello di coordinatore, con 214 domande, mentre le richieste presentate per educatore professionale sono state 199.
La commissione esaminatrice è stata composta dal dottor Giancarlo Grassia, responsabile dell’Area amministrativa, con funzioni di presidente; dalla dottoressa Stefania Fiengo, esperta pedagogista in possesso di consolidata esperienza nelle attività di nido comunale, con funzioni di componente; dal dottor Generoso Pirozzi, esperto in materia di disciplina del Pubblico impiego, con funzioni di componente; dalla dottoressa Antonietta Sarracino, segretaria della commissione.
La struttura dell’asilo nido è stata realizzata secondo i principi che mirano a ottimizzare gli aspetti legati al risparmio energetico e delle risorse, alla compatibilità bioecologica e dell’impatto ambientale. Il regolamento di gestione, approvato in Consiglio comunale, prevede che il calendario educativo si articolerà, di norma, su un periodo di 11 mesi per un orario di apertura di 7 ore giornaliere. Almeno uno dei genitori dei bambini deve risiedere nel comune di Parete, anche se hanno presentato domanda di iscrizione i non residenti. Nell’asilo nido accedono a pieno titolo anche i bambini in situazione di handicap.
