“Ognuno di noi conduce la campagna elettorale secondo il suo stile e il suo linguaggio. Non sta a me giudicare quello dei miei alleati. Posso solo dire che a me interessa parlare soprattutto di contenuti, delle cose da fare per l`Italia. Noi ne abbiamo indicate di molto importanti. La flat tax al 23% per tutti, famiglie e imprese, con una non tax area per i primi 13.000 euro che protegga i redditi più bassi e assicuri la progressività”. Lo dice il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, aggiungendo: “In campagna elettorale vorrei parlare soprattutto di cose concrete”. – continua sotto –
Nel programma ci sarà “l’aumento delle pensioni minime, di anzianità o invalidità fino ai 1000 euro, anche per chi, come le nostre mamme e le nostre nonne, ha lavorato per tutta la vita per la famiglia”, prosegue Berlusconi in una intervista al Giornale. Non solo. “La liberalizzazione dell’uso del contante fino a 10.000 euro. Realizzeremo – dice- l’abolizione delle autorizzazioni preventive per chi vuole cominciare un`attività o costruire un immobile: basterà una raccomandata al Comune e si potrà partire, i controlli verranno ex post”. E “potrei continuare a lungo, perché in campagna elettorale vorrei parlare soprattutto di cose concrete”.
Berlusconi replica poi alle polemiche sulla riforma presidenziale: “Letta è in malafede, nessun avviso di sfratto a Mattarella. Da noi solo idee costruttive”. “Non ho mai attaccato il Presidente Mattarella, né mai ne ho chiesto le dimissioni. A domanda specifica – spiega Berlusconi – ho solo detto una cosa scontata, lapalissiana, e cioè che una volta approvata la riforma costituzionale sul Presidenzialismo, prima di procedere all’elezione diretta del nuovo Capo dello Stato, sarebbero necessarie le dimissioni di Mattarella che – ripeto – potrebbe peraltro essere eletto di nuovo”. Berlusconi rivendica il tema del presidenzialismo “fin dal 1995”.
“Non ci ho pensato e, del resto, per me non ho nulla da chiedere. Dalla politica – e dalla vita – ho avuto tutte le soddisfazioni che potevo desiderare. Mi rimane solo il senso del dovere, al quale mi hanno educato i miei genitori, che mi impone di fare qualcosa per il mio Paese, per il Paese che amo”, ha detto ancora al Giornale. – continua sotto –
Sulla riforma della Giustizia “c’è ancora moltissimo da fare” e il prossimo governo di centrodestra lo farà”, assicura il leader di Forza Italia, indicando nella inappellabilità di tutte le sentenze di assoluzione anche di primo grado una delle priorità delle imminenti riforme. “Per quanto la magistratura sia costituita in maggioranza da persone serie e corrette – argomenta Berlusconi – esiste lo strapotere di una minoranza di magistrati che condiziona il corso della giustizia e che mette in pericolo la libertà di ciascuno. Occorre una riforma nel senso del giusto processo, che significa un processo che condanna i colpevoli, ma tutela gli innocenti. In questo senso la presunzione di innocenza è un principio fondamentale, che troppo spesso viene messo in discussione nel nostro sistema”.