Scampia sVelata: Monica Buonanno presenta il libro “Siamo solo sognatori abusivi”

di Redazione

Presentazione in anteprima il giorno di San Gennaro, il 19 settembre, alle ore 18, al Cantiere 167 (Viale della Resistenza) di Npaoli per testimoniare il “miracolo” avvenuto nel cuore di Scampia: l’abbattimento della Vela Verde, il percorso di rigenerazione urbana e sociale che ha coinvolto l’intero quartiere ed è stato in grado di creare un ponte con l’Amministrazione cittadina. Parliamo del libro – testimonianza “Siamo solo sognatori abusivi – Scampia ammaina la vela” (9791281105041 – ed. De Nigris Editori, pp. 152) scritto dall’ex assessore al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli Monica Buonanno, testimone privilegiata e protagonista di parte del lungo percorso pubblico – privato che ha portato allo storico risultato dell’abbattimento della Vela Verde di Scampia. – continua sotto –

Il libro, disponibile su prenotazione a partire dal 16 settembre 2022,  in libreria e negli store online a partire dal 19 ottobre, verrà presentato in anteprima proprio lì dove tutto è iniziato: è un racconto delle Vele di Scampia come non sono mai state conosciute, del percorso storico che ha portato all’abbattimento del “mostro”, l’emozione e il coraggio di un intero quartiere che non si è arreso e ha cercato nell’Amministrazione cittadina un dialogo e una via di uscita dal degrado abitativo e sociale. Ma non solo: l’abbattimento della Vela Verde ha segnato un percorso in cui difficoltà, impegno, ascolto, lotta e speranza si intrecciano ai gangli burocratici della Pubblica Amministrazione che ha saputo attuare un modo di ripensare le politiche per il territorio partendo dal basso, dalle persone, dai bisogni del territorio. E, proprio per non spezzare il “filo rosso” che si è creato, parte dei proventi del libro verranno donati al Comitato Vele per rinforzare progetti di sostegno sociale della comunità locale.

IL LIBRO – Un caso di studio necessario, un esempio da cristallizzare per le future generazioni costrette a combattere a causa del disinteresse della politica. Arricchito dalla prefazione di Sabina De Luca, tra le massime esperte di politiche di coesione in Italia, il volume è il racconto diretto di una battaglia che non poteva semplicemente chiudersi a colpi di ruspe. Le Vele di Scampia erette da un determinato e banalizzante storytelling a simbolo del male assoluto – e delle bandiere bianche sventolate dallo Stato – e l’iconoclastia della loro caduta sono il frutto di una situazione sociale complessa sfociata in una lotta comune che ha canalizzato le forze di popolo, società civile e istituzioni e che va ben oltre la storia del Comitato Vele e dell’abbattimento in sé. È una riflessione sui diritti negati a intere comunità, ai mostri creati dalla cattiva gestione della res pubblica ancora prima dei mostri sui pilastri, sulla possibilità di recupero urbano e di inclusione delle periferie. Il racconto dell’abbattimento della Vela Verde, insomma, è un motivo per rappresentare una storia diversa fatta di resistenza e determinazione, di diritti violati e diritti reclamati, che non si può appiattire e per questo il racconto di Buonanno diventa un documento necessario su ciò che è accaduto e su ciò che potrà accadere ben lontano dalle Vele e da Scampia, nelle periferie d’Italia che condividono la stessa condizione. – continua sotto –

L’AUTRICE – Monica Buonanno ha diretto e coordinato azioni di sviluppo occupazionale, urbano, sociale e abitativo in connessione con le direttive europee e nazionali; ha seguito le vertenze simbolo del Mezzogiorno deindustrializzato, da Whirlpool a Ericsson, da Tirrenia a Caf Italia per RFI, curando i rapporti con le rappresentanze sindacali dei lavoratori e con il Governo centrale; ha assistito la riqualificazione sociale e abitativa di Scampia e di Napoli Est; ha governato le politiche sociali nel corso della pandemia da Covid 19 in una delle metropoli più difficili del Paese, sempre con la massima attenzione all’equità nelle erogazioni ed alla giustizia verso le più complesse e drammatiche situazioni di povertà. Autrice di articoli e saggi sulle cause e sugli effetti della disoccupazione nelle diverse forme di povertà con particolare attenzione alla povertà abitativa, convinta dell’inadeguatezza di politiche che segmentino e ingessino servizi e misure contro le povertà in un mondo in cui le disuguaglianze sono sempre più nette.

SINOSSI – Il racconto parte da una cruda verità, ma anche da un’azione di cooperazione tra popolo e istituzioni coinvolta in un’impresa epica di abbattimento non solo della Vela Verde, ma di uno stereotipo. Scampia è il simbolo del disinteresse politico e amministrativo nei decenni e dell’esperienza del Comitato Vele di Scampia, che raccoglie la volontà di Vittorio Passeggio e la rafforza in movimento di lotta per il lavoro e la casa a Napoli. Parlo della lotta alle Vele di Scampia, abitazioni costruite tra il 1962 e il 1975 secondo un’architettura non pensata per una periferia – all’epoca – a vocazione agricola e soprattutto innestate su un perimetro senza alcun servizio. Progettate per ricostruire la cosiddetta “economia del vicolo”, a seguito del terremoto del 1980 decine di famiglie hanno iniziato ad occuparle abusivamente, organizzando una sorta di diaspora dal centro storico di Napoli. Una base per le povertà future, di identità costruite sulla miseria e l’indigenza. Ho voluto raccontare per ricordare, perché la memoria è di per sé già lotta. (Monica Buonanno).

PRESENTAZIONI – La prossima presentazione è fissata per il giorno 13 ottobre, alle ore 17,30, presso Il Poggio (Via Nuova Poggioreale) con Sergio D’Angelo Presidente del Consorzio di cooperative sociali Gesco e Marco Musella Ordinario di Economia Politica dell’Università Federico II di Napoli.

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