Aversa (Caserta) – Movida e sicurezza, dopo gli ennesimi episodi di violenza che danno sempre più la sensazione di una città non sicura, in balìa di pochi violenti, gli aversani si interrogano nella sede istituzionale del Consiglio comunale con una seduta aperta a chiunque voglia dare il proprio contributo. A chiederla erano stati i consiglieri comunali Eugenia D’Angelo, Luigi dello Vicario, Luisa Motti, Gianluca Golia, Paolo Santulli, Francesco di Palma, Maurizio Danzi, Alfonso Oliva, Giuseppe Stabile. – continua sotto –
«Alla luce delle criticità rilevate nella sicurezza e nell’ordine pubblico della città di Aversa a causa degli episodi di malamovida – avevano scritto dall’opposizione – chiediamo di convocare una seduta straordinaria di Consiglio comunale, avente all’ordine del giorno movida e sicurezza pubblica, per un confronto pubblico sull’adozione di regolamenti e atti amministrativi finalizzati a disciplinare la movida e a contrastare fenomeni di violenza urbana». Il presidente del Consiglio comunale, Carmine Palmiero, ha fissato la seduta per le 18 di martedì prossimo.
«Innanzitutto, – ha dichiarato in proposito il sindaco Alfonso Golia – spero che la città partecipi. Il problema esiste. Mi sento chiamato in causa a fare di più ancor prima che da sindaco ma da padre. Lo sforzo che bisogna fare è agire in sinergia, con le famiglie e con le scuole. Siamo tutti chiamati ad una maggiore attenzione e responsabilità. Prevenire e contrastare con azioni positive, agire sull’educazione dei ragazzi singolarmente, ed intervenire tempestivamente ai primi segnali di aggressività e di disagio personale. Questa è una sfida che si vince solo se si lavora tutti insieme».
Per Raffaele Oliva, rappresentante del Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e del “Condominio del Seggio”, «la regolarizzazione della movida non dovrà creare nessuna concorrenza sleale tra attività commerciali di Aversa e città limitrofe o addirittura tra gli stessi esercizi della città. A tutti i commercianti dovrà essere concesso lo stesso diritto di occupazione di suolo pubblico se non di intralcio alla viabilità, a tutti i commercianti dovrà essere concesso lo stesso orario di chiusura, tutti dovranno avere le stesse opportunità senza differenza alcuna». «La questione dell’ordine pubblico – conclude Oliva – è altro affare e andrebbe risolta (come suggeriamo da anni) con il blocco delle concessioni di somministrazione di genere alcolici in determinate zone della città e con presidi fissi delle forze dell’ordine. La messa in sicurezza della città non deve intralciare in nessun modo il diritto al lavoro e alle pari opportunità dei commercianti». – continua sotto –
Va pesante la consigliera Dem Eugenia D’Angelo: «Mi rifiuto di assecondare l’idea che Aversa, la mia città, sia considerata terra di nessuno, dove chiunque può fare ciò che vuole senza alcun limite e senza nessun rispetto. E’ bene che gli operatori commerciali che intendono investire su Aversa sappiano che sono benvenuti fino a quando la loro attività commerciale è un plus positivo per la città e non uno sfregio. La città non può essere trasformata in una drinkeria o in una discoteca a cielo aperto, piena di ubriachi che vomitano, urinano e spaccano bottiglie di vetro per le strade; gli spazi collettivi della Città non possono essere espropriati da vere e proprie bande di teppisti organizzati solo per picchiare o estorcere soldi al malcapitato ragazzino (e non solo ragazzini) di turno o da spacciatori impuniti; gli esercenti devono rispettare i diritti legittimi e sacrosanti dei residenti così come non è possibile che siano venduti impunemente superalcolici ai minorenni». «Devono essere tutelati – conclude D’Angelo – gli operatori che rispettano le regole della Città che li accoglie e espulsi quelli che supportano la malamovida. E si potrebbe continuare all’infinito evidenziando tanti altri punti di criticità».