Aversa, intervista al neo deputato Gimmi Cangiano (FdI): “E’ la vittoria di una comunità di amici”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – «Abbiamo 20 anni di battaglie e cicatrici da raccontare racchiuse in questa vittoria. Questa vittoria non è soltanto mia. È la vittoria di una comunità di amici che non mi ha mai lasciato da solo. Nemmeno quando i venti soffiavano avversi. È la vittoria di chi non ha mai smesso di crederci e che si è rialzato dopo ogni sacrosanta caduta. È la vittoria della coerenza. Della testa alta. Di chi ha sempre saputo dove poteva arrivare e non si è mai arreso. Oggi festeggiamo la vittoria del progetto di Giorgia Meloni, che ringrazio perché mi ha dato fiducia ed ha creduto in me ed in questa comunità per realizzare il suo programma anche qui, nel nostro territorio. Oggi festeggiamo. Perché vince sempre chi non si arrende mai». E’ un Gerolamo (Gimmi per tutti) Cangiano raggiante quello che commenta la propria elezione a deputato. Laureato in Giurisprudenza, dottore di ricerca in diritto privato comparato. Tra i fondatori di Fratelli d’Italia in Campania dei quali è stato membro dell’esecutivo nazionale e coordinatore regionale. – continua sotto – 

Quali sono le sensazioni che ha provato quando ha avuto la certezza che sarebbe stato un parlamentare della Repubblica? «Tradurre in parole le emozioni che ho vissuto è qualcosa credo di assai complicato. Mi sono passati davanti agli occhi, in una manciata di secondi, anni ed anni di battaglie, vittorie e sconfitte. Di scelte che molti all’epoca ritennero assurde, ma che oggi ci hanno permesso di riscrivere la storia della politica italiana e della destra italiana. Credo, in tutta sincerità, di dover ancora realizzare questo risultato, che non vede vincere solo me, ma anche tanti amici casertani e campani che, come me, dieci anni fa, scelsero di sfidare il sistema politico. E che oggi hanno avuto ragione di quella scelta».

Quali i temi che intenderà portare avanti per il territorio che rappresenta? «Le mie battaglie saranno quelle che ho portato avanti in questi anni e che mi sono impegnato a perseguire in Parlamento qualora fossi stato eletto. La gente mi ha dato fiducia. Ha creduto in me e nel mio programma: non intendo fare passi indietro rispetto al problema della sicurezza e della vivibilità urbana, del contrasto alla criminalità e alla disoccupazione giovanile. Anche se restano assolutamente prioritarie le questioni inerenti gli allevatori bufalini, la ripresa economica del nostro settore produttivo ed il rilancio del Litorale Domizio».

La sua vittoria acquista un valore maggiore in una cornice, qual è questa campana, dove il M5S ha giocato un ruolo di primo piano? «Sarei poco onesto se non ammettessi che vincere in un collegio in cui la presenza del M5S ha sempre raggiunto cifre spaventosamente alte, è un motivo di orgoglio e soddisfazione. E non tanto per me. Ma per molte di queste città che hanno fatto chiaramente capire che non sono più interessate a sopravvivere con la paghetta dello Stato e che intendono avviare un percorso di rinascita e rilancio, affiancate da quelle istituzioni nazionali che da oggi sono fiero di poter rappresentare». – continua sotto – 

Lei è originario di Frignano, l’Agro Aversano, il cuore della Terra dei Fuochi, ma anche una terra con tante potenzialità, cosa potrà fare il nuovo Governo per questo territorio? «Il nostro Governo potrà e dovrà fare tanto per questi territori. Dovrà, ad esempio, fare in modo che non abbiano più motivo di essere identificati come “Terra dei Fuochi”. Mi piacerebbe ritornare ad essere quella “Campania Felix” che siamo sempre stati. Quella “Terra di Lavoro” fatta di realtà invidiate in tutto il mondo. È per questo che tra i primi obiettivi ci saranno la tutela delle eccellenze e dei prodotti tipici e un serio progetto di investimenti sul settore culturale ed enogastronomico. Dobbiamo tornare ad essere imprenditorialmente attrattivi per garantire lavoro e solidità economica».

Credeva in una sua affermazione o era solo una testimonianza la sua candidatura per FdI? «Potrei dire nessuna delle due cose. Da un lato, la certezza della elezione, e i dati nazionali lo confermano, nessuno può averla, soprattutto con una situazione politica casertana e campana molto confusionaria a sinistra. Dall’altro, nessuna candidatura è solo testimonianza se sai che concorri ad eleggere la prima donna premier e a determinare un governo trainato dal tuo partito. Mi sono candidato per essere parte di una impresa storica ed eroica. E non mi sono risparmiato. Ma anche senza vittoria personale, avrei vinto comunque».

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