Aversa (Caserta) – Mentre si avvicina il terzo anniversario della chiusura del mercato ortofrutticolo di viale Europa, il comune di Aversa si vede non solo annullare una cartella della Tarsu relativa all’anno 2012 ma anche subire una condanna al pagamento delle spese di ben quattro gradi di giudizio con la Cassazione che ha cassato con rinvio. – continua sotto –
Partendo dal “compleanno” che nessuno avrebbe voluto vivere, il 10 ottobre prossimo saranno tre anni che la struttura di viale Europa continua ad avere un’apertura parziale avvenuta il 24 giugno dello scorso anno con poco meno della metà degli operatori. Era, infatti, il 10 ottobre del 2019, quando i carabinieri di Nas e Noe e gli ispettori dell’Asl ne disposero la chiusura con una serie di prescrizioni sanitarie e strutturali. Da allora sono stati spesi oltre 600mila euro per aprire, dopo due anni, una parte. Ora, sono stati stanziati altri 700mila euro per consentire il completamento dei lavori.
«Penso – ha dichiarato il sindaco Alfonso Golia – che per quella data sarà in corso l’aggiudicazione del secondo lotto. Il mercato ortofrutticolo non è stato abbandonato dall’ammirazione così come non sono stati abbandonati tanti cittadini che dall’amministrazione si aspettano equità e giustizia sociale. Dopo la sistemazione delle prime due batterie, la volontà politica supportata dagli atti amministrativi già adottati è quella di sistemare anche le batterie restanti. Abbiamo messo in campo in azione di ripristino di decoro e sicurezza da un lato, ma dall’altro anche un’azione di recupero dei crediti mai riscossi e la sistemazione di molte posizioni, così come va anche detto che molti imprenditori erano e sono in regola con i pagamenti. Vedete far pagare tutti equamente non è in azione contro il commercio del mercato ortofrutticolo ma bensì è a tutela di tutti gli interessati e di tutta la città. Era impensabile che c’erano imprenditori che pagavano 10 e altri 2 per lo stesso servizio. Ora dobbiamo solo lavorare per far partire presto il secondo lotto e contemporaneamente preparare una grande operazione di marketing comunicativo per far tornare ad essere punto di riferimento principale il nostro mercato ortofrutticolo». Golia fa anche un annuncio: «Non escludiamo a priori la necessità di uno spostamento del mercato ortofrutticolo negli anni a venire con un riadattamento delle strutture rigenerate».
Critico il Dem Paolo Santulli: «Una storia balorda di ritardi, soluzioni discriminatorie, insicurezze e con esse soldi spesi senza una precisa programmazione. Vogliono delocalizzare il mercato, come dichiarato dal Sindaco, e poi investono danaro pubblico con la certezza non solo di non risolvere ma, appunto, con la previsione di doverlo spostare». – continua sotto –
Sulla stessa scia Alfonso Oliva: «Da ottobre 2019 è davvero sconcertante parlare ancora dell’apertura del mercato ortofrutticolo di Aversa. Sono 3 anni che questa amministrazione, i vari assessori al commercio ed ai lavori pubblici percepiscono indennità mensili mentre ancora oggi diversi commercianti hanno perso il loro lavoro. È evidente che trattasi di dilettantismo ma soprattutto di disinteresse nei confronti della categoria. Purtroppo, è lo specchio di una maggioranza intenta ad andare avanti con pallottoliere e ribaltonisti che ogni giorno, politicamente, battono cassa».
Per quanto riguarda l’ennesima sconfitta del comune di Aversa, il tutto nasce dall’impugnazione di una ingiunzione per il pagamento di poco meno di 15mila euro di Tarsu da parte di una società commissionaria, difesa dall’avvocato Fabio Roselli, davanti alla Commissione Tributaria. Quest’ultima ha dato ragione all’operatore, ma ha compensato le spese. Contro la compensazione c’è stato appello alla Regionale che ha confermato la sentenza di primo grado. Da qui ricorso per Cassazione con riconoscimento delle spese dei tre gradi e rinvio alla Regionale per provvedere alle spese che comprenderanno anche il giudizio di rinvio.