Aversa (Caserta) – Viene dal mondo della ceramica italiana una concreta proposta per combattere il caro energia: i lavoratori delle fabbriche di ceramica del Centro Italia hanno deciso di spostare i loro turni al mattino presto, per ridurre il consumo di gas metano da riscaldamento e compensare la grande quantità di energia utilizzata per i forni di cottura. – continua sotto –
Una iniziativa citata ad esempio dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ne parla di “esempio positivo su un milione di europei che si adattano a questa nuova realtà. Ridurre la domanda durante le ore di punta farà durare più a lungo l’offerta e farà scendere i prezzi”.
“E’ esemplare che questa iniziativa, condivisa lavoratori e aziende, provenga da uno dei settori trainanti del made in Italy – sottolinea Giovanni Bo, fondatore e ceo di Esagono, punto di riferimento per la Campania e il Basso Lazio per i professionisti dell’interior design e dell’arredo bagno -. Credo che l’esempio della filiera della ceramica debba essere seguito da tutte quelle aziende manifatturiere, soprattutto nel Mezzogiorno, che possono rimodulare i turni di lavoro senza penalizzare la produzione”. – continua sotto –
“La ceramica italiana fa scuola nel mondo – prosegue Bo, tra gli storici distributori dei principali marchi d’Italia – e credo che questa svolta in termini di sostenibilità vada ad arricchire il prestigio e la responsabilità sociale delle nostre aziende, già impegnate sul fronte ambientale con nuovi componenti per bagno caratterizzati dall’uso di una minore quantità d’acqua. Non a caso – continua Bio – l’Ue ha recentemente lanciato la Unified Water Label per identificare i prodotti a minor consumo idrico ed energetico”.
“L’economia circolare e la sostenibilità ambientale caratterizzeranno sempre di più anche il mondo manifatturiero – conclude Bo –. E’ importante che questa consapevolezza si estenda su tutta la filiera: dai produttori ai fornitori, ai distributori e consumatori”.