Castel Volturno, siccità Variconi: il presidente Sabatino dice no a intervento idraulico antropico

di Redazione

Castel Volturno (Caserta) – La risposta alle polemiche sorte in città sul regime delle acque nei Variconi è giunta nella tarda serata di ieri, quando il presidente dell’Ente Riserve foce Volturno, Giovanni Sabatino da suo profilo social ha precisato quanto segue. – continua sotto –

«Le modifiche del regime idraulico di una zona Umida costiera, rappresentata l’equilibrio di delicate forze che regolano la convivenza di aree più salmastre e zone ad acque dolci. Tale equilibrio consente la vita ad organismi e habitat specializzati per vivere in acque dolci o salmastre che scomparirebbe qualora le condizioni di salinità cambiassero. Le condizioni idrauliche di queste zone sono facilmente soggette ad alterazioni da parte delle attività antropiche che mettono a rischio il delicato equilibrio e la sopravvivenza degli habitat e degli organismi viventi.

Per tale motivo, considerato che i Variconi oltre ad essere una riserva naturale, è anche un sito Natura 2000, dove sono presenti habitat e specie di importanza comunitaria legati a specifiche condizioni di salinità, la Regione Campania ha recentemente affidato la redazione di un piano di gestione che tenesse in considerazione le esigenze ecologiche di habitat e specie e la presenza di agenti antropici estranei (compresi i cambiamenti climatici) che costituiscono una minaccia per essi.

In attesa che i tecnici incaricati trovino soluzioni più opportune dal punto di vista ecologico, le misure di conservazione del sito natura 200, e le norme di salvaguardia della riserva naturale vietato qualunque intervento che modifichi il regime delle acque, a maggior ragione l’immissione di acqua dolce nello stagno e negli acquitrini allo scopo di prevenire azioni che in assenza di dati quantitativi e di un piano di gestione, possano provocare danni ambientali, ricorrendo nei reati di cui agli artt. 727 bis e 733 bis del codice penale, oltre a quelli previsti dall’Ente Riserve Foce Volturno Costa Licola Lago Falciano, in violazione delle  norme di salvaguardia, L.R 33/93 e L. 394/91oltre ovviamente ad un danno irreparabile da un punto di vista naturalistico. È doveroso, fare una altra precisazione, e, che la cicogna, non è una specie avifaunistica che vuole l’acqua, si alimenta tranquillamente nelle praterie e nei campi Agricoli, anzi se si fermano in altri luoghi, come ad esempio alle Soglitelle, è proprio perché lì, in questo periodo, è quasi tutto secco».

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