Gricignano, Andrea Lettieri riceve il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Chissà quanti, sicuramente pochissimi, preferirebbero non ricevere un titolo conferito dal presidente della Repubblica per una questione morale e di rispetto istituzionale, in particolare al giorno d’oggi in cui proprio la morale, soprattutto in politica, spesso lascia il posto ad egoismo, impudenza e affarismo. – continua sotto –

Ma ora che quel calvario giudiziario, nato da accuse infamanti e infondate, si è concluso con la piena assoluzione, e riacquisita la propria onorabilità, Andrea Lettieri ha deciso di ritirare il titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana che gli era stato conferito ben 12 anni fa.

Era il 2 giugno 2010 quando, su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri, l’allora Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, assegnava l’onorificenza a Lettieri, due volte sindaco di Gricignano e assessore provinciale, in considerazione di particolari benemerenze acquisite nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte ai fini sociali, filantropici ed umanitari. Ma proprio in quel periodo a carico del sindaco pendeva un procedimento penale. Così, in una lettera inviata al presidente Napolitano e alla Prefettura di Caserta, pur sottolineando l’assoluta convinzione di dimostrare al più presto la sua estraneità ai fatti contestati, con grande rammarico, comunicò la rinuncia a partecipare alle celebrazioni per l’attribuzione dell’onorificenza in virtù del “profondo rispetto nelle istituzioni”. – continua sotto –

Trascorsi 10 anni, nel luglio 2020, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere emetteva sentenza irrevocabile di assoluzione, “perché il fatto non sussiste”, nei confronti di Lettieri che, non sussistendo situazioni giuridicamente e moralmente ostative, dopo qualche anno ha deciso di inviare un’altra missiva al Quirinale, comunicando stavolta la sua disponibilità a ricevere il titolo rimasto “nel cassetto” della presidenza dal 2010. Titolo che ha ritirato di recente, costituito dall’attestato e dal set composto da medaglia con nastrino, medaglietta e spilla.

“Esprimo fierezza e commozione, nonché profonda riconoscenza al Presidente della Repubblica, per l’importantissima onorificenza ricevuta dopo una vita trascorsa ad onorare il lavoro ed all’insegna della strenua difesa di interessi della collettività nei due mandati di sindaco di Gricignano ricoperti e nei ruoli rivestiti nel più alto consesso provinciale, sia come consigliere che come assessore, di una Provincia difficile ma importantissima. Anche questo riconoscimento, insieme alla decisione della magistratura, testimonia che la Giustizia e la Verità trionfano sempre”, ha commentato il neo cavaliere. – continua sotto dopo galleria fotografica –

Biografia – Nato a Gricignano il 1 marzo 1949, sposato e padre di quattro figli, le sue radici sono saldamente radicate nei valori cristiani della famiglia. L’ispirazione alla dottrina sociale cristiana e l’impegno al servizio della collettività affondano le radici nella sua famiglia sin dagli inizi del ‘900. Suo nonno, Andrea Andreozzi, esponente del Partito Popolare Italiano, fu vicesindaco di Gricignano dal 1913 al 1928, sposando “l’appello agli uomini liberi e forti” di don Luigi Sturzo. Orme seguite dal padre, Angelo Lettieri, tra i sostenitori della prima generazione Democrazia Cristiana guidata da De Gasperi, che fu il primo eletto tra i candidati consiglieri nel 1953 e sindaco facente funzioni nel periodo precedente all’insediamento del nuovo Consiglio Comunale.

Prima dell’approdo in politica, Andrea Lettieri ha iniziato verso la fine degli anni Sessanta l’attività di imprenditore. La “Lettieri S.p.A.”, fino al gennaio 2005, è stata una delle realtà più produttive della zona, dando occupazione a centinaia di giovani, soprattutto grazie alle due aziende MD e Mida3 operanti nel campo della grande distribuzione. Per oltre un ventennio ha partecipato intensamente alla vita sindacale dell’Ascom, impegnato sempre nell’interesse della categoria, ritenendo che il progresso è tale solo se è diviso, condiviso ed a disposizione di tutti. E si è distinto, in particolar modo, per l’efficiente contributo profuso come membro del direttivo della “Ascom Fidi”, una cooperativa di garanzia e fidi tra commercianti, operatori turistici ed ausiliari del commercio della Provincia di Caserta. Ad oggi la holding di famiglia opera nei settori delle stazioni di servizio e immobiliare, rappresentando una delle realtà più fiorenti del panorama economico dell’agro aversano e dando lavoro a tanti giovani. La voglia di creare non solo possibilità occupazionali ma anche nuovi punti d’aggregazione per i suoi conterranei, sostenuta da un’innata passione per lo sport, lo hanno spronato, agli inizi degli anni Settanta, ad essere il primo presidente di una società sportiva locale: la gloriosa squadra di calcio “Polisportiva Gricignano”.

Il dinamico impegno che ha prodigato nella vita lavorativa è stato affiancato dalla grande passione per la politica derivata dalle esperienze del nonno e del padre, prendendo da loro il testimone della grande tradizione democristiana. A 17 anni diviene segretario giovanile nella sezione della Dc di Gricignano. Nel 1973, a 23 anni, è eletto consigliere comunale della Democrazia Cristiana e, nonostante la giovane età, riceve l’investitura della carica di vicesindaco; incarico che ha ricoperto nei successivi tre mandati amministrativi. Seguendo l’evoluzione della Dc, agli inizi degli anni Novanta riceve la nomina di Commissario cittadino nella locale sezione del “rinato” Partito Popolare Italiano. La tornata elettorale del 1997 lo vede candidato alla carica di sindaco nella lista civica “Patto per Gricignano”. Dal 1997 al 1999 ricopre la carica di capogruppo dell’opposizione.

Nella primavera del 2000 è eletto, con un suffragio popolare, Consigliere Provinciale nella lista del Partito Popolare Italiano e ricopre la carica di Vicepresidente della Commissione Lavori Pubblici e di membro della Commissione dì Controllo Atti Amministrativi e Garanzia dei Diritti dei Cittadini.

Nel 2001, con un consenso plebiscitario (3000 voti), è eletto Sindaco di Gricignano per la lista civica “Insieme per Gricignano”. Continua a seguire il suo partito, che prosegue nella sua evoluzione, e nel 2003 riceve la nomina di Segretario Amministrativo Provinciale della Margherita. Nell’aprile del 2005 è rieletto, con 3700 preferenze, al Consiglio Provinciale di Caserta, risultando il secondo eletto in assoluto dell’intera Provincia casertana. Ricopre la carica di Assessore Provinciale con delega al Personale, Lavori Pubblici e Urbanistica.

Nel 2006 viene rieletto, anche stavolta con largo consenso, Sindaco di Gricignano. Il suo lavoro amministrativo, dal 2001 al 2010 in qualità di primo cittadino, è caratterizzato da una lunga serie d’opere pubbliche e diverse iniziative che contribuiscono allo sviluppo e alla crescita della comunità di Gricignano. Tra queste: la caserma dei Carabinieri (ritornata il paese dopo oltre 50 anni); l’istituzione della Farmacia comunale; il potenziamento della pubblica illuminazione; l’ampliamento della scuola per l’infanzia; la realizzazione dello spazio verde attrezzato del rione Campotonico; la realizzazione del primo monumento dei Caduti e Dispersi di tutte le guerre situato in Piazza Municipio. E’ promotore, inoltre, dell’istituzione della nuova chiesa, per la quale il Comune firma un accordo con la Curia Arcivescovile di Aversa relativo alla cessione del terreno.

Come lo sport, non ha mai disdegnato la cultura. Nel 2010, infatti, riesce a riportare a Gricignano, dopo 82 anni, le lapidi sepolcrali di “Pupia e Cossutia” risalenti all’età imperiale di Augusto, che nel periodo fascista furono trasferite ad Aversa. Per gli alti meriti acquisiti in campo culturale, sociale, politico e dell’impegno col quale si è battuto per l’affermazione dei valori istituzionali, il 20 dicembre 2005 viene insignito della Laurea “honoris causa” in Economia Turistica. Il 2 giugno 2010, su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano gli conferisce il titolo di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana in considerazione di particolari benemerenze acquisite nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte ai fini sociali, filantropici ed umanitari.

La sua eredità politica viene raccolta dal figlio Vittorio, anch’egli di area centrista, primo eletto in assoluto alle competizioni elettorali del 2012 e del 2018 e candidato sindaco alle amministrative del 2019. In tutte le attività – imprenditoriali, politiche e sociali – Andrea Lettieri si è distinto per la grande disponibilità dimostrata verso i suoi concittadini, tanto da diventarne un loro punto di riferimento ed esempio di impegno, coerenza e competenza sicuramente da tramandare alle future generazioni.

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