Gricignano (Caserta) – “Chi non muore si rivede…”. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso avanzato da “Ambyenta Campania” contro il parere negativo della Regione Campania sulla realizzazione del “biodigestore” nella zona industriale Asi “Aversa Nord”, sul territorio di Gricignano, rimettendo al Tar il merito e ordinando una veloce fissazione dell’udienza. – continua sotto –
Proprio dinanzi al tribunale amministrativo campano “Ambyenta” lo scorso luglio aveva perso un altro round. Dopo aver subìto la “estinzione” del ricorso contro il diniego, stabilito in conferenza di servizi, di realizzazione dell’impianto di biometano da Forsu, la società piemontese, controllata da “Sersys Ambiente”, si era vista respingere anche l’istanza riguardante la mancata assegnazione del suolo da parte del Consorzio Asi Caserta. Diniego motivato con l’impatto “sociale” che, a parere del consorzio, il biodigestore avrebbe avuto su tutto l’agglomerato industriale, e che di fatto ha determinato la chiusura della conferenza di servizi con la mancata concessione, da parte della Regione Campania, del Paur (Provvedimento autorizzatorio unico ambientale).
Ora il Consiglio di Stato, a cui si è appellato Ambyenta, ritiene che, ad un primo esame, “sussistono elementi di fumus bonis iuris in relazione al primo motivo d’appello con il quale è dedotto l’eccesso di potere per difetto di istruttoria e di motivazione del provvedimento di diniego del Consorzio Asi, laddove, invece, le Amministrazioni preposte alla tutela della salute e dell’ambiente hanno espresso pareri favorevoli, per le parti di propria competenza, al progetto di impianto per cui è causa”. Ritenuti sussistenti anche i profili del “danno grave irreparabile” in relazione al termine di scadenza del 30 settembre 2022, decorso il quale la “Ambyenta” perderebbe la disponibilità delle aree, il Cds ha accolto l’istanza cautelare, ordinando al Tar la sollecita fissazione dell’udienza di merito. – continua sotto –
“Restiamo vigili e seguiamo la vicenda attraverso il legale incaricato dal Comune, l’avvocato Fabrizio Perla, e, come sempre, aggiorneremo passo passo la cittadinanza”, fa sapere il sindaco Vincenzo Santagata. In allerta anche il Comitato #NoBiodigestore che commenta: “Forzate, a nostro avviso, le considerazioni alla base della decisione. Purtroppo, i punti deboli del diniego della Regione Campania, fortemente evidenziati dal nostro comitato a conclusione della conferenza dei servizi, quali i pareri per nostro parere ingiustamente positivi di Asl, Arpa e Via, ora potrebbero rimettere in gioco Ambyenta. Inattaccabili e sempre valide le tantissime criticità ambientali e difetti procedurali evidenziati durante le conferenze dei servizi. Criticità che sanciscono, inequivocabilmente, l’impossibilità di installare un di tale impianto in un contesto ambientale già ampiamente compromesso e che vanno fatte valere qualora si riaprisse l’iter autorizzativo in Regione”.
Per il comitato c’è da stare “attenti anche alla scadenza del 30 settembre che dovrebbe svincolare definitivamente i proprietari dei terreni dall’obbligo di venderli ad Ambyenta”. “Restiamo vigili e pronti a intervenire ed a informare i cittadini in modo ‘trasparente’. I gricignanesi – concludono gli attivisti – non accetteranno passivamente i soprusi derivanti dal potere economico e mediatico del gruppo Edison e dai ‘giochetti’ dei suoi ‘amici locali’ che li hanno condotti fino alle porte del nostro paese”.