Gricignano (Caserta) – Torna lo spettro del biodigestore a Gricignano. Nonostante il Tar debba ancora discutere degli atti riinviatigli, lo scorso 15 settembre, dal Consiglio di Stato, che ha deciso di cautelare la proposta della società “Ambyenta”, la Regione Campania ha riconvocato la conferenza di servizi per giovedì 13 ottobre. – continua sotto –
Dopo aver subìto la “estinzione” del ricorso contro il diniego, stabilito nella prima conferenza di servizi, di realizzazione dell’impianto di biometano da Forsu, la società piemontese, controllata da “Sersys Ambiente”, si era vista respingere anche l’istanza riguardante la mancata assegnazione del suolo da parte del Consorzio Asi Caserta. Diniego motivato con l’impatto “sociale” che, a parere del consorzio, il biodigestore avrebbe avuto su tutto l’agglomerato industriale, e che di fatto ha determinato la chiusura della conferenza di servizi con la mancata concessione, da parte della Regione Campania, del Paur (Provvedimento autorizzatorio unico ambientale).
Ora il Consiglio di Stato, a cui si è aappella Ambyenta, ritiene che, ad un primo esame, “sussistono elementi di fumus bonis iuris in relazione al primo motivo d’appello con il quale è dedotto l’eccesso di potere per difetto di istruttoria e di motivazione del provvedimento di diniego del Consorzio Asi, laddove, invece, le Amministrazioni preposte alla tutela della salute e dell’ambiente hanno espresso pareri favorevoli, per le parti di propria competenza, al progetto di impianto per cui è causa”. Ritenuti sussistenti anche i profili del “danno grave irreparabile” in relazione al termine di scadenza del 30 settembre 2022, decorso il quale la “Ambyenta” perderebbe la disponibilità delle aree, il Cds ha accolto l’istanza cautelare, ordinando al Tar la sollecita fissazione dell’udienza di merito.
«La battaglia legale è ancora lunga e non lasceremo nulla di intentato per fermare l’iter», commenta il sindaco Vincenzo Santagata, annunciando: «La prossima settimana, io e i sindaci di Carinaro e Teverola, terremo un incontro con l’avvocato e i tecnici che ci seguono per coordinarci in vista della conferenza dei servizi». – continua sotto –
Sul piede di guerra il Comitato #NoBiodigestore che attacca l’amministrazione comunale: «Ne saranno contenti i nostri concittadini “immischiati” nell’affare. La “fallimentare” amministrazione in carica ha forse la maggiore responsabilità in tutta questa triste storia. Non dimentichiamo le dichiarazioni di Capece che ci venne a raccontare come e per conto di chi è partita l’intera operazione. La politica locale non ha saputo difenderci da intermediari senza scrupoli, non ha neanche provato a creare un’alternativa valida per risolvere il problema dei rifiuti umidi locali nonostante le grandi opportunità offerte dal Pnrr e i tanti suggerimenti e soluzioni che il nostro comitato gli ha posto. Siamo vittime di una compagine politica, distratta e non interessata a lavorare per il bene dalla comunità, concentrata sulla gestione degli “affari” personali e a chiudere svantaggiosi accordi per la comunità, anestetizzata da un Puc che porterà solo cementificazione spudorata e disordinata! Oggi è il momento di decidere da che parte stare, con i cittadini di Gricignano o gli “affaristi” di Ambyenta e i loro “amici”».
Il comitato chiama a raccolta «tutti i cittadini che non vogliono questo scempio ambientale. Forse siamo ancora in tempo per salvare il nostro comune! Facciamo un sentito appello ai proprietari del terreno! Loro ora potrebbero “staccare la “spina”, il 30 settembre prossimo scade il contratto di impegno di vendita del terreno. I proprietari, per il bene di Gricignano, potrebbero rinunciare alla vendita ad Ambyenta, garantiti dal fatto che il loro terreno è appetibile a molti imprenditori che vogliono investire in industrie “salubri” che creano lavoro e non morte. Ora è il momento di fare un concreto passo indietro. I gricignanesi non possono e non vogliono restare a guardare, ritorneremo compatti a manifestare aspramente contro il biomostro».
