Teverola (Caserta) – Arriva un tecnico comunale “a costo zero”, il 73enne Nicolino Botti, architetto in pensione. E la maggioranza si spacca. Qualcuno penserà: cos’hanno da incavolarsi se arriva uno stimato professionista disposto, soprattutto di questi tempi, a lavorare senza percepire un euro? Ebbene, il fatto è che alcuni esponenti della “maggioranza” (diciamo) a sostegno del sindaco Tommaso Barbato – si parla della presidente del Consiglio, Amelia Martino, dell’assessore al Bilancio, Giusy Caputo, e dei consiglieri Alfonso Fattore e Pasquale Buonpane – nutrono perplessità sul fatto che un architetto, da tempo in quiescenza, e tra l’altro non del luogo, abbia dato una disponibilità del genere. – continua sotto –
Innanzitutto c’è il fattore procedurale: alla manifestazione d’interesse avevano partecipato l’architetto incaricato, con domanda inammissibile data la quiescenza, e un tecnico con domanda ammissibile ma ritenuto privo dell’esperienza professionale richiesta. La soluzione, alla fine, è giunta con la prestazione gratuita; iter amministrativo ritenuto però illegittimo da alcuni esponenti della maggioranza.
Poi c’è l’aspetto politico. Si tratta, infatti, di un professionista che, dieci anni fa, ha firmato il Puc di Teverola, all’epoca dell’amministrazione retta da Biagio Lusini. Lo stesso Lusini su cui oggi, messi da parte i contrasti del passato, Barbato può contare. Ma è anche lo stesso Puc che, nel 2012, proprio l’attuale sindaco Barbato e il suo assessore ai Lavori pubblici, Biagio Pezzella, in quel periodo che erano in opposizione, definirono “un imbroglio totale unito a un disastro ambientale”, sottolineando che “Un aspetto inquietante e curioso è che il tecnico incaricato di redigere il Puc risulta essere direttore dei lavori dei famosi sottotetti in bella vista sulla provinciale Teverola-Carinaro”.
A cercare di placare gli animi è Pezzella: “Bisogna guardare al presente – dichiara l’assessore a Il Mattino – e la priorità in questo momento è garantire servizi e sviluppo alla nostra città, contando sulla figura di un tecnico, l’unico partecipante alla selezione ad avere comprovata esperienza nel settore, che ci consentirà di portare avanti i lavori per il parco pubblico, le strade, il cimitero e tante altre opere”. Ma i quattro consiglieri, pur ringraziando l’architetto Botti per la disponibilità manifestata, chiedono l’annullamento del decreto sindacale, sia per i presunti vizi procedurali che per l’inopportunità del provvedimento rispetto alla linea politica adottata per la costituzione del gruppo “Futura per Teverola” che ha appoggiato Barbato alle amministrative.