I carabinieri della compagnia di Giugliano in Campania hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della locale Procura della Repubblica, di applicazione di misure coercitive nei confronti di tre soggetti gravemente indiziati, a vario titolo, di estorsione e turbata libertà degli incanti. – continua sotto –
L’indagine traeva origine dalla denuncia sporta da un soggetto che lamentava l’interferenza dei tre indagati nell’asta immobiliare di cui aveva conseguito la provvisoria aggiudicazione. Il denunciante, interessato all’acquisto del cespite, riferiva di essere stato, a più riprese, contattato dal sedicente proprietario del bene oggetto di asta, intimorito e minacciato affinché revocasse l’offerta, subendo, a stretto giro, una violenta aggressione che gli procurava gravi lesioni personali. Temendo ulteriori ritorsioni, rinunciava all’aggiudicazione, perdendo anche la caparra versata.
Nel corso delle attività investigative, emergeva ancora l’interferenza degli indagati in ulteriori procedure di vendita all’incanto, accertandosi nello specifico che gli stessi, individuati i potenziali offerenti/aggiudicatari mediante attività di pedinamento, proponevano loro accordi e compensi per revocare le offerte trasmodando in gravi pressioni intimidatorie a fronte del loro diniego. Si appurava, inoltre, che uno degli indagati, in contemporanea con la consorte, percepiva indebitamente il Reddito di Cittadinanza, accordato sulla base di false attestazioni concernenti i redditi e la residenza familiare, conseguendo un ingiusto profitto pari alla complessiva somma di circa 23mila euro, di cui veniva disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo.